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Risposta a:
un male comune

Di Giuseppe Murgia.

1 settembre 2010. -

Carissimo Giuseppe,

Ha proprio ragione. Forse dovremo essere un po' indulgenti verso coloro che cercano fama e gloria, rinunciando a se stessi, pur di sbarcare il lunario.

Ma come Lei sicuramente avrà inteso, mi riferisco a quelli che ... di "se stessi" non gliene importa niente! E' un male? No, per niente! Siamo liberi di fare ciò che più riteniamo conveniente. Però non possiamo confondere questo con "l'essere arrivati a qualcosa".

Tantissime persone confondono il successo con la realizzazione di se stessi. A livello superficiale crediamo che il successo sia l'appagamento di tutti i desideri umani, mentre invece non è così. Il desiderio mi indica solo che "voglio di più"! E ciò mi porta a stare costantemente in tensione: come posso avere di più?

Il mio vuole essere solo un'allerta per tutti quelli che pensano di aver trovato l'appagamento nella loro vita con solo aver successo e una pacca sulle spalle. E' solo un miraggio...un trucco della mente, della società che non vuole che tu ti "svegli" realmente nella coscienza che in realtà é solo un trucco...un grande trucco...una grande illusione in cui, ahimè, siamo caduti.

Grazie per avermi letto e per aver preso "un caffè", qui...ne Il Salotto di Dante, un Punto importante per molti e in cui le espressioni di vita, di idee, di sensazioni, acquistano tutto un altro senso.

A presto,

 

Ulisse

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