Risposta a: Agli amici del bar

Di Giulio Chiesa.

16 febbraio 2010. - Carissimo signor Chiesa,

con tanto piacere ricevo la sua mail! Mi sono svegliato questa mattina che erano circa le 7! Come sempre avevo il desiderio di respirare un bell’aroma a caffè (!!!), ma mi sono dovuto accontentare di sentire i cani che venivano portati fuori dalla colf per la loro passeggiata mattutina! Quindi compresi che qualcosa non funzionava come doveva essere: il caffè era finito! Sigh!!!

Ad ogni modo, dopo aver letto il Suo mail, sono andato a farmi la doccia e rimuginavo tra me e me le Sue parole!

Denoto in Lei una sapienza…un “non so che”…che mi fa riflettere moltissimo! Non so bene ancora che cos’è…ma questa sensazione mi piace! E’ un po’ come assaporare un nuovo piatto: lo porti in bocca, lo si assapora, si sente il gusto, forse lo si odora anche un pochino per cercare di comprendere di cos’è fatto…i suoi ingredienti! E finalmente vedendo gli altri commensali, soddisfatti, lo mandi giù cominciando a scoprire il corpo e carattere di questo nuovo sapore!

Ecco, caro signor Giulio, qual’è la mia sensazione in questo momento!

Ma torniamo a noi! (lo dico strizzando l’occhio!) La Sua non è polemica, anzi! Ha fatto sorgere in me (cosa per cui Le sono grato) tutte queste sensazioni!

Se dovessimo parlare di inizio, secondo il mio modesto punto di vista, NON esiste perché non c’è fine! Mi comprende?

Vediamolo da un punto più diretto! Io posso vedere un quadro e dire: “bello questo quadro! Quell’altro invece non mi piace!”, perché c’è un punto di comparazione! Se io posso dire bello perché posso anche dire brutto! Mi spiego?

Posso dire alto perché posso dire basso, e così via!

Se invece pensiamo in termini “astronomici” (se mi permette la locuzione!) quelle che gli stessi astronomi definiscono “distanze brevi” o “distanze vicine”, a noi sembrano invece distanze incredibili!! Quindi tutto è relativo!

Quando studiai chimica, una delle regole che imparai con mio grande stupore fu:

“niente si distrugge, tutto si trasforma”.

E questo è in chimica! Nella nostra vita quotidiana è lo stesso! Niente si distrugge, bensì tutto si trasforma! Perché, dunque, non esiste inizio? Perché non esiste una fine! Tutto qui! Se esistesse una fine, allora potremo dire senza problemi che esiste un inizio!

Il fatto stesso che tutto si trasforma…bhè…è una chiara evidenza di quanto affermo, non trova?

Vediamo un altro esempio, signor Giulio:

supponiamo che noi non conosciamo il treno! Si! Il treno…questo bellissimo mezzo di trasporto che in Italia è usato tantissimo! Bello! Quando viaggi ti trasporta in tanti luoghi e puoi vedere tante bellezze della campagna e della città!

Ecco, se noi non lo conoscessimo che succede? Il treno sparisce? NO! Assolutamente no! Rimarrà sempre lì! Forse aspetterà altri viaggiatori…forse aspetterà a noi! Chi lo sa? Ma la cosa certa è che non scomparirà semplicemente perché noi l’abbiamo negato! Comprende il mio punto di vista?

E’ indispensabile ed urgente cambiare il punto di vista, in questa occasione! Quella che per noi è “l’inizio” è ciò che vediamo! E quello che per noi è “la fine” è ciò che non vediamo! Ma la mia domanda è: questo significa che non c’è più? Che non esiste più? Che è andato via per sempre? No! Semplicemente non lo vediamo! Tutto qui!

Ripeto: se io non lo vedo è perché non ho quella capacità di vederlo e basta! Non posso dire che non esiste!

Caro signor Giulio, mamma mia! Ha visto che cosa ha potuto scatenare? Che bello! La ringrazio davvero tanto! E…non ci crederà, ma…mia moglie, adesso, mi ha fatto un bel regalo: ha portato il caffè!!!! Lo beviamo insieme? Che ne dice? Non può venire a trovarci? Non c’è problema: se Maometto non può andare alla montagna…la montagna andrà da Maometto! E se Lei mi promette un buon caffè (!!! ) mi farà tanto piacere conoscerLa a casa Sua!

Le mando un caloroso abbraccio, non solo per aver scritto, ma anche per avermi dato la possibilità di riflettere ancor più profondamente!

Continui a leggere e a scrivermi!

A presto,

 

Ulisse Utzeri

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