Risposte di G.Capirossi e U.Utzeri a:
un finale deludente

Di Valeria Luna.

30 marzo 2011. - Carissima Valeria,

Innanzitutto grazie mille di aver aperto la discussione sull'argomento del'ultima conversazione iniziata da Ulisse nel Salotto con la proposta di un tema che mi sembra molto interessante e che, pertanto, va trattato con la stessa delicatezza e apertura di mente e di coscienza con cui lo fate Tu ed Ulisse. Non certamente per difendere e imporre dottrine di etica e morale che non possono e non devono essere ignorate nel rispetto assoluto di tutte le religioni e disposizioni legali che, come cittadini, abbiamo l'obbligo di conoscere e di rispettare.

Non dimenticare, Valeria, che gli articoli di Ulisse non hanno il proposito di imporre i Suoi punti di vista che nella maggioranza dei casi non esprime nemmeno, proprio per lasciare aperte le porte del Salotto a tutti quelli che vogliono entrare, prendere una tazza di buon caffè, come ama dire Ulisse e fare quattro chiacchiere, come generalmente si fa in un salotto, su temi di interesse generale. E poi...i vecchi e saggi latini dicevano "Quot capita...tot sententia!" che tradurrei, in versione un po' libera, "Ognuno ha diritto a pensare quello che vuole e la libertà di esprimerlo". Noi non escludiamo nessun tema e invitiamo tutti a partecipare.

Mi pare che evitare un tema solo perché tocca degli argomenti che non tutti condividono non mi sembra proprio un buon consiglio e, meno ancora per un "Salotto" democratico.

Ma mi fermo qui. A me, sinceramente, la storia di Ulisse è piaciuta tutta. Ma come sai molto bene poteva essere anche molto differente. L'importante NON È DIRE TUTTI LA STESSA COSA E OMOLOGARE IL PENSIERO! Questa sarebbe la peggiore delle dittature: quella dell'imposizione del pensiero e del BAVAGLIO. Mi sarebbe piaciuto che Tu, carissima Valeria,invece di dire "NON MI PIACE" avessi detto come lo avresti scritto Tu.

Non è ignorando i grandi temi che si riesce a costruire un dialogo. Personalmente sono convinto che ogni tema vada affrontato con onestà morale e intellettuale e rispettando sempre il parere degli altri anche quando non lo condividiamo. Ignorare i temi "educativi", come Tu li chiami o "discutibili" (perché non condivisibili da tutti), sarebbe un po' "fare come lo struzzo"(il più grande fra gli uccelli viventi che quando ha paura, secondo la leggenda, nasconde la testa sotto la sabbia) cioè aver paura di affrontare una situazione difficile o pericolosa e fingere di ignorarla. Partecipo molto volentieri a questa interessante discussione e ringrazio Valeria di averla iniziata.

Giovanni Capirossi

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30 marzo 2011. - Carissima Valeria,

grazie per avermi scritto! Sai? A volte è necessario dare delle botte in testa!!! Così come è necessario far entrare il lettore in una certa atmosfera dandogli, così, l'opportunità di comprendere ciò che voglio comunicare! E perché no una storia? Forse hai anche ragione...potrei andare al sodo immediatamente, ma sai...si perderebbe il senso! 

A parere mio, siamo già ripieni di "tanta informazione"...sempre uguale! Il giornalista racconta un certo avvenimento, lo si legge, ne si prende atto e si da la propria opinione: perfetto, direi! Fin troppo perfetto!! Nel mio caso, cara Valeria, l'informazione (riguardante questo articolo, perché molti altri non sono assolutamente così!) viene data dopo averti fatto entrare nel vivo, con un racconto che avvolge il lettore, lo fa sperare, gli fa sentire sulla pelle la vicenda, lo fa piangere, sperare e poi...! Poi ogni singolo lettore ne trarrà le conclusioni, un po' come te!

Vorrei che tu comprendessi (e così tutti i lettori) che voglio fare un tipo di informazione differente! Ripeto: non sempre è stato uguale e tu lo sai perché hai letto anche gli altri articoli! 

Bene, ti ringrazio ancora una volta per stare con me nel Salotto di Dante, in questo spazio in cui tutti possono dare la propria opinione...uno spazio in cui ci si siede su una poltrona e si aspetta che arrivi il caffè! Un caffè che vi offro molto più che volentieri! E' uno spazio, questo, per stare insieme e condividere tante belle cose: GRAZIE!

Un forte abbraccio e ti aspetto al "prossimo caffè"....ciao,

 

Ulisse

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