Inaugurazione dell'Aula Toscana
in omaggio a Carlo Coccioli

La cerimonia alla Dante Alighieri di Città del Messico

CITTÀ del MESSICO, 11 dicembre 2006. - Alla presenza dell’Ambasciatore d’Italia in Messico Felice Scauso, il Vicepresidente Mario Bonecchi, in rappresentanza del Presidente Franco Bonfanti —in Italia por motivi di lavoro— e   il Direttore Generale della Dante Alighieri di Città del Messico, Giovanni Capirossi, ha fatto gli onori di casa, in occasione dell’inaugurazione della nuova Aula Toscana, vero e proprio gioiello della tecnologia glottodidattica realizzato grazie all’encomiabile generosità del figlio del grande scrittore italiano Carlo Coccioli, Javier. È stata una serata bellissima, una di quelle che non si dimenticheranno facilmente nell’ormai ultracentenaria storia di questa istituzione culturale italiana in Messico.

Davanti a un pubblico di alto livello istituzionale e culturale, con i rappresentanti delle piú importanti associazioni italiane e la partecipazione significativa di molti amici del grande scrittore scomparso, Giovanni Capirossi ha ricordato la figura straordinaria di Carlo Coccioli, autore nato a Livorno e scomparso a Città del Messico nel 2003. Dalle parole del Direttore Generale della Società Dante Alighieri sono emerse, una ad una, le caratteristiche di uno dei grandi intellettuali del Novecento: la ricerca di Dio, l’amore per il prossimo, l’attenzione ai piú deboli, la difficile convivenza col proprio “essere diverso ” e la ricerca incessante di una risposta ai grandi perché che accompagnano la nostra vita.

La lettura drammatica, diretta da Paolo Pagliai e intitolata “Leggendo Fabrizio”, ha completato le celebrazioni per questo straordinario contributo dato da Javier Coccioli, in nome di suo padre, per la crescita tecnologica di un’istituzione storica che lo scrittore livornese, sempre, aveva considerato come una seconda casa. Di fronte a un pubblico attento, gli attori (tutti messicani) Oscar Trani, Susana Salazar e Shirley Román, ex-alunni della Dante Alighieri, hanno dato vita al dramma dell’Amore descritto da Coccioli in uno dei suoi capolavori letterari “Fabrizio Lupo”, un libro importante e scomodo che in Italia era stato pubblicato soltanto vent’anni dopo l’edizione francese.

Una cena italiana, preparata con la supervisione della professoressa Livia Barzizza, ha chiuso una serata bellissima all’insegna del buon vino e del bel canto. Grande la partecipazione degli amici e dei lettori di Carlo Coccioli, nonché dei rappresentanti di importanti istituzioni culturali quali l’Istituto Italiano di Cultura e l’Alliance Francaise.

Da oggi, la Dante di Città del Messico dispone di un’aula di assoluto livello glottotecnologico, e si prepara ad allestirne altre tre che, grazie all’esempio di Javier Coccioli, l’Ing. Franco Bonfanti, il Dott. Adalberto Cortesi e il Comm. Enrique Esnal  hanno deciso di finanziare e donare alla Dante Alighieri dedicandole alle regioni Lombardia, Veneto e Lazio. Presto si ricostruirà anche l’aula Emilia Romagna.

Si conferma così, grazie allo sforzo dei docenti e del personale di segreteria coordinato dalla Direttrice Amministrativa Eva Fernández, l’immagine della Società Dante Alighieri come opzione di punta per apprendere la Lingua e la Cultura italiane in Messico.

 

(Punto d’Incontro)