21 dicembre 2012 - Un sacerdote maya ha celebrato stamattina all'alba l'evento solenne dell'accensione della fiamma che indica l'inizio di una nuova epoca, secondo le usanze di questa cultura, in una delle profonde pozze d'acqua limpida situate nella parte orientale del Messico, note come cenotes (pronunciato senotes) sagrados.

La tradizione vuole che sia proprio il primo raggio di sole ad accendere il fuoco sacro, commenta Noé Rodríguez, capo dell'Ufficio di sviluppo turistico di Valladolid, nello Yucatán.
 

Alcuni sacerdoti Maya preparano i fiori per un rituale
nel sito archeologico di Iximche, nei pressi di Tecpan, in Guatemala.
La fine del Oxlajuj B'aktun, nel calendario della loro cultura precolombiana, indica l'inizio di una nuova era.

 

La cerimonia di accensione ha avuto luogo nel maestoso cenote sacro di Zaci —gabbiano bianco in lingua Maya— che si trova a pochi isolati dal centro di questa città dello Stato dello Yucatán, dove —oltre ai cenotes— si possono visitare monumenti dell'epoca coloniale spagnola ed è vicina al sito archeologico di Chichén Itzá.

«I cenotes sono sacri perché rappresentano l'inizio e la fine: la loro scura profondità è il mondo sotterraneo abitato dagli dei, mentre l'esterno, illuminato dalla luce, raffigura il nostro mondo, la vita» dice Miguel Tum, un anziano promotore Maya di questa cultura precolombiana.

Il cenote di Zaci —di circa 28 metri di diametro e 20 di profondità— è una delle maggiori attrazioni della zona, con le sue acque cristalline che scorrono sulle pareti di roccia e assumono un tono verde-azzurro scuro nella sezione sommersa più profonda.

 

Valladolid. Il cenote di Zaci.
 

Nel primo pomeriggio di ieri alcuni turisti hanno nuotato nel cenote, mentre elementi di protezione civile ispezionavanao il posto per mettere a punto un'operazione programmata per l'alba di oggi, momento in cui l'afflusso di visitatori ha raggiunto il massimo.

Le strade della città di Valladolid (di circa 50 mila abitanti) sono percorse in questo momento da numerosi turisti, soprattutto stranieri, secondo l'ufficio di Promozione Turistica, che ha inoltre informato che il tasso di occupazione camere degli alberghi locali ha raggiunto livelli insoliti per questa stagione.
 

Un immagine di Valladolid, nello Stato messicano dello Yucatán.
 

«Bisogna ammettere che l'interpretazione errata della conclusione del B'aktum 13 (unità di misura del tempo di 144 mila giorni di durata), che voleva che rappresentasse la “fine del mondo”, ha suscitato un notevole interesse per la cultura Maya», spiega Rodriguez.

Celebrazioni allusive all'inizio della nuova era si terranno anche in altre località della zona mesoamericana dove si sviluppò la cultura Maya, come —ad esempio— in Guatemala, in Honduras e nel Salvador.

 

(la jornada / puntodincontro)

 

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21 de dicembre de 2012 - Un gran sacerdote maya encabezará este viernes al amanecer la ceremonia del encendido del fuego nuevo para marcar el inicio de otra era, según la tradición de la cultura maya, en uno de los profundos estanques de agua clara ubicados en el este de México, conocidos como cenotes sagrados.

La tradición maya marca que con el primer rayo de sol, se enciende el nuevo fuego sagrado para recibir a una nueva era, comentó Noé Rodríguez, jefe de la oficina de Fomento Turístico de Valladolid, Yucatán.
 

Sacerdotes mayas colocan flores para realizar un ritual
en la zona arqueológica de Iximche, en Tecpan, Guatemala. El final del Oxlajuj B’aktun, en el calendario
de esa cultura prehispánica, significa que una nueva era comienza.
 

La ceremonia del encendido del fuego nuevo se realizó en el majestuoso cenote sagrado de Zaci, que en maya quiere decir Gavilán blanco, ubicado a unas calles del centro de esta ciudad del estado de Yucatán que, además de cenotes, alberga monumentos de la época colonial española y es vecina de sitios arqueológicos como Chichén Itzá.

Los cenotes son sagrados para los mayas porque representan el inicio y el fin: su oscura profundidad es el inframundo, donde habitan los dioses, y el exterior, iluminado por la luz, nuestro mundo, la vida, dice Miguel Tum, un anciano maya promotor de esta cultura.

El cenote de Zaci, de unos 28 metros de diámetro y 20 de profundidad, es uno de los máximos atractivos de la zona, con sus cristalinas aguas, que caen por los muros de roca, y adquieren un tono de azul verdoso oscuro al acumularse en la profundidad.

 

Valladolid. El cenote Zaci.
 

Al mediodía de ayer algunos visitantes acudieron a nadar y a tirarse clavados en el cenote, mientras elementos de protección civil inspeccionaban el lugar para afinar un operativo para la madrugada del hoy, en la que se registró una gran afluencia de visitantes.

Las calles de Valladolid (de cerca de 50 mil habitantes) son recorridas por numerosos turistas, en su mayoría extranjeros, y según la oficina de Turismo los hoteles están a su máxima capacidad, algo inusitado en esta temporada.
 

Una imagen de la ciudad de Valladolid, en el Estado mexicano de Yucatán.
 

“De algún modo, esta mala interpretación del B’aktum 13 (unidad maya de 144 mil días cada uno), como un supuesto ‘fin del mundo’, ha despertado enorme interés por la cultura maya”, reconoce Rodríguez.

Otras celebraciones alusivas al comienzo de una nueva era se realizarán en lugares del sureste de México, donde se desarrolló la cultura maya, lo mismo que en Guatemala, Honduras y El Salvador.

 

(la jornada / puntodincontro)