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20 agosto 2019 - Oggi, dopo un discorso al Senato e le repliche di alcuni attori politici, il presidente del consiglio dei ministri, Giuseppe Conte, si è recato al Quirinale, dove ha rassegnato le proprie dimissioni nelle mani del capo dello Stato, Sergio Mattarella. Il Presidente della Repubblica ne ha preso atto e ha invitato il governo a curare il disbrigo degli affari correnti. Adesso tocca a Mattarella iniziare la prassi per l’uscita dalla crisi politica italiana. Comincerà a farlo fin da domani, aprendo le consultazioni al Quirinale, sentendo in un paio di giorni il suo predecessore, Giorgio Napolitano, i presidenti del Senato e della Camera e, soprattutto, le delegazioni delle forze politiche. Tutti ora dichiarano di affidarsi a lui, «arbitro saggio, serio e imparziale», ma la responsabilità di trovare uno sbocco alternativo al voto, indicando nuove maggioranze e intese politiche, spetterà ai partiti e soltanto ad essi. (massimo barzizza / puntodincontro.mx)
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