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25 novembre 2019 - Sono agghiaccianti i dati sulla violenza contro le donne in Messico. Solo nella capitale del Paese, la Procura generale (Procuraduría General de Justicia, PGJ) ha registrato da dicembre 2018 a novembre di quest'anno 5 mila 724 casi di crimini contro donne, cifra che rappresenta un aumento del 19,3%, rispetto allo stesso periodo del 2017 e del 2018.

Da gennaio al 13 novembre di quest'anno, il portale Datos Abiertos del governo della città ha un registro di 7.827 vittime di violenza di genere, di cui 46 sono femminicidi, contati da gennaio a ottobre di quest'anno.

Il resto sono 129 omicidi intenzionali di donne con arma da fuoco; 183 vittime di lesioni intenzionali con arma da fuoco; 115 casi di lesioni intenzionali provocate da arma bianca; 442 vittime di privazione della libertà; 3.240 vittime di abusi sessuali; 747 vittime di molestie; 22 casi di tortura e 2 mila 903 vittime di violenza familiare.

Non meno sorprendenti, tuttavia, sono i risultati di un sondaggio diffuso oggi dall'Istat —l'Istituto nazionale di statistica italiano— sui ruoli di genere e l'immagine sociale della violenza sessuale nel Bel Paese.

Persiste nello Stivale il pregiudizio che addebita alla donna la responsabilità della violenza sessuale subita: il 39,3% della popolazione ritiene che una donna è in grado di sottrarsi a un rapporto sessuale se davvero non lo vuole. Il 23,9% pensa che le donne possano provocare la violenza sessuale con il loro modo di vestire. Il 15,1%, inoltre, è dell'opinione che una donna che subisce violenza sessuale quando è ubriaca o sotto l'effetto di droghe sia almeno in parte responsabile.

Il 7,4% delle persone ritiene accettabile sempre o in alcune circostanze che un ragazzo schiaffeggi la sua fidanzata perché ha civettato/flirtato con un altro uomo, il 6,2% che in una coppia ci scappi uno schiaffo ogni tanto.

Rispetto al controllo, invece, sono più del doppio le persone (17,7%) che ritengono accettabile sempre o in alcune circostanze che un uomo controlli abitualmente il cellulare e/o l'attività sui social network della propria moglie/compagna.

Sardegna (15,2%) e Valle d'Aosta (17,4%) presentano i livelli più bassi di tolleranza verso la violenza; Abruzzo (38,1%) e Campania (35%) i più alti. Ma nelle regioni le opinioni di uomini e donne sono diverse.

Gli stereotipi sui ruoli di genere più comuni sono: per l'uomo, più che per la donna, è molto importante avere successo nel lavoro (32,5%), gli uomini sono meno adatti a occuparsi delle faccende domestiche (31,5%), è l'uomo a dover provvedere alle necessità economiche della famiglia (27,9%). Quello meno diffuso è spetta all'uomo prendere le decisioni più importanti riguardanti la famiglia (8,8%).

Il 58,8% della popolazione (di 18-74 anni), senza particolari differenze tra uomini e donne, si ritrova in questi stereotipi, più diffusi al crescere dell'età (65,7% dei 60-74enni e 45,3% dei giovani) e tra i meno istruiti. Gli stereotipi sono più frequenti nel Mezzogiorno (67,8%), in particolare in Campania (71,6%) e in Sicilia, e meno diffusi al Nord-est (52,6%), con il minimo in Friuli Venezia Giulia (49,2%).

Per il 10,3% della popolazione spesso le accuse di violenza sessuale sono false (più uomini, 12,7%, che donne, 7,9%); per il 7,2% di fronte a una proposta sessuale le donne spesso dicono no ma in realtà intendono sì, per il 6,2% le donne serie non vengono violentate. Solo l'1,9% ritiene che non si tratta di violenza se un uomo obbliga la propria moglie/compagna ad avere un rapporto sessuale contro la sua volontà.

A una donna che ha subito violenza da parte del proprio compagno/marito, il 64,5% della popolazione consiglierebbe di denunciarlo e il 33,2% di lasciarlo. Il 20,4% della popolazione indirizzerebbe la donna verso i centri antiviolenza (25,6% di donne contro 15,0% di uomini) e il 18,2% le consiglierebbe di rivolgersi ad altri servizi o professionisti (consultori, psicologi, avvocati, ecc.). Solo il 2% suggerirebbe di chiamare il 1522 (numero gratuito attivo 24 ore su 24 con operatrici specializzate per accogliere richieste di aiuto e sostegno delle vittime di violenza e stalking).

(massimo barzizza / puntodincontro.mx)

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