Compositore. Vive in povertà gli anni della giovinezza e si trova costretto a girovagare con alcune compagnie di operetta. Nel 1890 vince il Concorso Sonzogno con l'opera "Cavalleria che immediatamente lo rende famoso. È tale il successo di che in una serata giunge ad essere rappresentata in 60 diversi teatri.
Mangiare adagio il segreto della longevità
Qual è il segreto della longevità?
"La risposta è semplice: sono settanta anni -ché il primo per il latte dovetti fare a modo degli altri -che mangio a modo mio. Né so se questo modo mio risponda esattamente all'igiene la quale è quella cosa che come la legge dovrebbe essere uguale per tutti e, invece, ognuno se la rifà come gli conviene.
So che la mia igiene è mia perché inventata da me e penso che deve essere buona dal momento che mi fa stare benissimo nonostante i critici, il e la musica moderna.
La mia igiene non è principalmente come faccio da secolo di dormire di giorno e vegliare di notte, di vedere l'aurora ogni mattina e di lasciare che il sole, senza badare a lui, tramonti ogni sera per conto suo.
L'igiene prima non è nel fumare, com'io fumo dalla più tenera età un numero di toscani al giorno che supera quello delle mie opere, Nerone compreso...
L'igiene suprema non è quella di considerare o —gioco classico e gioco romantico —come gli avvenimenti importanti d'ogni mia giornata non impegnando nella partita altro che l'onore, visto che la "lira" per me musicista è come indispensabile, e non posso arrischiarla su uno spariglio o un cappotto.
L'igiene somma, I'igiene regina, I'igiene madre è una sola. Io mangio adagio. L'adagio è un tempo sinfonica. Ma è il solo tempo della mia arte di mangiare... Io sono nato con l’esofago stretto e a i primi bocconi che andarono male, io ho, orecchio di musicista, capito subito I'antifona. Se I'esofago è stretto occorrono bocconi piccini. E perché i bocconi siano piccini occorre masticare e rimasticare.
Svelato il segreto passo ai segreti minori: pane e bevande.
Per queste ultime, come l'anno ha le sue diverse stagioni, volli che i diversi tempi della mia vita avessero differenti libagioni. Neonato bevevo latte; giovane bevevo vino; men giovane bevevo "anche" vino; anziano bevevo birra; vecchio non bevo che vermutte, vermutte Carpano; decrepito berrò solamente acqua ….”
Pietro Mascagni, da "Illustrazione del Medico”; 1934