17
luglio 2013 - Giovedì 25 luglio alle
ore 18.30 il Museo Nazionale della
Maschera di San Luis Potosí —con il
sostegno del Ministero della Cultura
dello Stato, il Consiglio Nazionale
per la Cultura e le Arti, la
collaborazione del Consolato
Onorario d'Italia nella zona del
Bajío e la partecipazione di
numerosi collezionisti privati—
presenterà l'evento: “La maschera
veneziana”, una mostra-conferenza e
concerto.
Verranno esposti costumi
tradizionali e maschere appartenenti
alla collezione del museo e a
raccolte private. Saranno presenti
Pulcinella, la Morta, il medico
della peste, Arlecchino e Colombina,
tra molti altri. L'evento prevede,
inoltre, un concerto di musica
barocca con il quintetto Ensemble
Estrada. Una parte fondamentale
della cerimonia di apertura sarà la
conferenza della Dott.ssa Donatella
Occhipinti “Il Carnevale di Venezia
tra storia e modernità”, nella Sala
Centenario.
Clicca sull'immagine per scaricare il PDF ad
alta definizione.
Quello di Venezia è uno dei più
famosi carnevali del mondo. La
città, data la sua strategica
posizione geografica, collegava
l'Occidente con l'Oriente fin dai
tempi di Marco Polo e si trasformò
così in un importante centro di
scambio culturale e commerciale tra
le uniche due zone del mondo fino ad
allora conosciute.
Dopo aver dominato la politica, la
scena militare e l'economia per
secoli, inviando in tutta Europa
spezie, tessuti e pietre preziose,
la decadenza della Serenissima
cominciò a manifestarsi nel XVIII
secolo. A causa di questa crisi, i
veneziani —nostalgici dei loro
giorni di gloria— decisero di
promuovere il Carnevale, una festa
di origini remote, per riconquistare
prestigio internazionale.
Le celebrazioni iniziavano in
ottobre con l'apertura della
stagione teatrale e, dopo una breve
pausa per le festività natalizie,
continuavano fino alla mezzanotte del
martedì grasso, ultimo giorno prima
del Mercoledì delle Ceneri che
segnava l'inizio della Quaresima.
La conferenza della Dott.ssa
Occhipinti ci porterà nella Venezia
del diciottesimo secolo proprio
durante il Carnevale —passando per i
suoi canali, strade, piazze,
palazzi, teatri, caffè e case da
gioco— scenari in cui i veneziani e
le veneziane si divertivano
indossando le loro maschere, fino ad
arrivare a commettere abusi ed
eccessi che provocarono l'intervento
delle autorità per regolamentare
l'uso dell'anonimato.
Questa tradizione fu interrotta
quando la città lagunare passò ad
essere governata dai francesi ed in
seguito dagli austriaci, per timore
di rivolte popolari. Nel 1979 —su
iniziativa delle autorità e di
alcune associazioni civiche locali—
il Carnevale Veneziano è stato
ripreso, dando a questa festività un
nuovo senso, basato sulla
valorizzazione di un importante
tradizione culturale.
Donatella Occhipinti è docente di
lingua italiana presso la Facoltà di
Lingue e Letteratura dell'Università
di Querétaro ed è specializzata nel
Carnevale di Venezia. Dal 2008 fino
ad oggi ha rappresentato l'Italia
—attraverso le maschere veneziane e
i costumi della Commedia dell'arte—
al Festival delle Comunità Straniere
di Querétaro. Nel 2009 ha
partecipato al XVI Incontro
Nazionale degli Insegnanti di
Italiano, organizzato dalla Facoltà
di Lingue dell'Università Autonoma
di Puebla, con la conferenza “A Roma
andai e a te pensai: uno sguardo
all'Italia degli oggetti-ricordo”.