Le infiammazioni
si prevengono a tavola
Il cibo alla base del benessere.

13 marzo 2008. - È il cibo, frutta e verdura, pesce e carne bianca, usato con moderazione, alla base del benessere fisico e psicologico delle persone. È questo il messaggio che viene dal primo congresso internazionale di nutrizione di Roma. «Una dieta corretta ed equilibrata in tutti i suoi componenti non è mai una dieta dimagrante ma è invece una dieta che mira a togliere e prevenire le infiammazioni del corpo che danno il via a malattie che diventano croniche», ha ammonito il biochimico americano Barry Sears, l’inventore della nota dieta a zona. Frutta e verdura e pesce e carne bianca sono i cibi fondamentali da assumere con regolarità. Non è un caso, come ha spiegato l’antropologo Craig Willcox, che la popolazione ultracentenaria di Hokinawa in Giappone si alimenti con pesce, riso integrale e comunque carboirdrati integrali più frutta e verdura oltre ad antiossidanti contenuti nel tè verde. «Accanto a questa alimentazione assunta in quantità ridotte ma a più riprese nell’arco della giornata - ha sottolineato Willcox - questi centenari fanno molta attività fisica, soprattutto giardinaggio, ed hanno un livello bassissimo di stress».

 

«Ragazze senza ciclo, attenzione all’osteoporosi»

Attenzione alla scomparsa del ciclo mestruale nelle ragazze: spesso sottovalutata, l’amenorrea è in realtà un campanello d’allarme che indica un aumentato rischio di osteoporosi nelle giovanissime. A dirlo sono gli esperti di osteoporosi in occasione di un incontro promosso dall’Osservatorio nazionale sulla salute della donna (Onda).In Italia, spiegano gli specialisti, oltre 3,5 milioni di donne sono affette da osteoporosi, una malattia che si manifesta solitamente durante la menopausa perché legata al rapido calo di ormoni femminili. «Ma il dato nuovo e preoccupante - spiega Maria Luisa Brandi, del dipartimento di medicina interna dell’Università di Firenze - è la nascita della categoria a rischio delle ragazze che hanno un’alimentazione scorretta». «Oggi - prosegue - le giovani con disturbi alimentari sono purtroppo tante. A causa dei loro problemi di sottopeso perdono cicli mestruali e questo fa sì che vivano una “menopausa anticipata”, cosa che le rende potenzialmente osteoporotiche fin da giovani». «Anche le giovani che seguono un’alimentazione squilibrata, che sono intolleranti al latte o che abusano di cibi privi di calcio - conclude - sono a rischio. Per loro è importante ristabilire un corretto regime dietetico, bere acque minerali ricche di calcio (contenenti più di 200 mg per litro) e, se necessario, ricorrere a integratori».

 

La felicità? Si trova scritta anche nel Dna

La felicità è «dentro di noi», nel Dna: uno studio di genetica sembrerebbe dimostrare che il livello di «beatitudine» personale sia scritto per metà nel Dna, e solo per la restante metà dipenda da fattori esterni, il lavoro, i legami affettivi, gli stili di vita. È quanto rivela una ricerca compiuta su 900 coppie di gemelli identici e non, realizzata da esperti dell’Università di Edimburgo insieme con colleghi australiani e pubblicata sulla rivista «Psychological Science». Niente rassegnazione però, c’è pur sempre un ampio margine di manovra per rendere la nostra vita più felice, piccole cose come ricordarsi i propri punti di forza e, ogni sera prima di andare a letto, pensare a tre cose della giornata che ci hanno fatto star bene, consiglia lo psicologo Alexander Weiss che firma lo studio, sono azioni semplicissime che possono dare un’impennata al benessere.

 

(La Stampa.it)