I rischi della tosse

Non bisogna sottovalutarla.

La tosse, un meccanismo che non bisogna sottovalutare.23 luglio 2007. - La tosse viene definita come un’improvvisa e rumorosa espulsione d’aria dalle vie aeree superiori per respingere sostanze estranee penetrate nell’albero respiratorio. Essa consiste di tre fasi: inspirazione profonda, fase compressiva e fase espiratoria esplosiva. Quest’ultima fa vibrare le corde vocali, e genera così la sonorità di ogni colpo di tosse. Stando agli studi di fisiologia della respirazione, un colpo di tosse è formato da 300 centimetri cubici di aria, che viaggia alla velocità di oltre 600 km/h.

 

A cosa serve la tosse?

La tosse rappresenta un importante meccanismo di difesa e di detersione delle vie aeree che, in questo modo, riescono a espellere il materiale estraneo inalato, ovvero polveri e sostanze nocive ambientali, smog delle strade e gas irritanti.

Il compito della tosse è di segnalare la presenza di ostacoli alla normale respirazione, localizzati lungo i vari punti di passaggio dell’aria all’interno delle vie respiratorie. Il riflesso della tosse è infatti scatenato dall’irritazione di particolari strutture, dette recettori afferenti della tosse, situate soprattutto lungo le vie aeree (laringe, trachea, grossi bronchi). I segnali che provengono da tali recettori sono convogliati, attraverso le fibre del nervo vago, fino al centro della tosse, situato nel cervello. Da tale centro partono segnali di risposta che attraverso vie nervose, conducono alla stimolazione del diaframma, dei muscoli intercostali e della laringe, volta a produrre l’espirazione forzata esplosiva caratteristica della tosse. Malattie delle vie aeree, dei muscoli o del sistema nervoso, che possono indebolire l’efficienza dell’inspirazione o dell’espirazione, rendono la tosse meno efficace nello svolgimento della funzione difensiva dell’apparato respiratorio.

 

Che caratteristiche ha la tosse?

Si distinguono diverse varietà di tosse, in base alle caratteristiche e alla durata:

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stizzosa: irrefrenabile, non porta ad eliminazione di espettorato; è spesso dovuta a irritazione delle prime vie respiratorie o di bronchi, bronchioli e alveoli polmonari.

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secca: ovvero non associata a emissione di espettorato.

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produttiva: spesso associata a bronchiti e broncopolmoniti, caratterizzata dalla emissione di quantità variabili di espettorato di aspetto mucoso, o di colorito giallastro, marroncino, verdognolo, e può essere striato di sangue.

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abbaiante: tipica della pertosse (per questo detta tosse “canina”) e delle malattie faringolaringee.

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roca: associata a modificazione del tono di voce, suggestiva di infiammazione delle corde vocali.

In base alla durata, la tosse viene definita acuta quando dura fino a tre settimane, subacuta se dura da 3 a 8 settimane e cronica se dura da oltre 2 mesi.

La causa più frequente di tosse acuta è il raffreddore comune, che esordisce con la tosse in più dell’80% dei
soggetti colpiti e che in un quarto di essi si protrae per oltre 14 giorni. La tosse durante il raffreddore è spesso dovuta alla rinosinusite, con conseguente fastidioso sgocciolamento nasale posteriore, che questa infezione virale può causare e non dipende pertanto da bronchite batterica sovrapposta (gli antibiotici non servono!).

Altre cause di tosse acuta sono la rinite allergica, la sinusite batterica, l’esacerbazione di una bronchite cronica e, raramente, la pertosse. Talora il paziente, dopo una infezione delle alte vie aeree, lamenta, oltre alla tosse, anche sibilo toracico, proprio come nell’asma bronchiale, e può necessitare di farmaci broncodilatatori.

La guarigione della tosse dopo tale trattamento non indica necessariamente che il paziente sia affetto da asma. Per questa diagnosi è necessario seguire il paziente ad episodio superato, programmando eventualmente test specifici, come il test di provocazione bronchiale e una valutazione allergologica. Altre cause importanti, anche se meno frequenti, di tosse acuta sono la polmonite e lo scompenso cardiaco.

Le cause più comuni di tosse subacuta sono le infezioni delle vie aeree (cosiddetta tosse post-infettiva), la sinusite batterica e l’asma bronchiale. Importante accertare se la tosse sia associata a sintomi nasali, altera-zioni del timbro della voce, febbre, mancanza di respiro sotto sforzo o a riposo, specie in posizione supina, espettorazione, presenza di striature di sangue nel catarro, dolore toracico. La tosse cronica riconosce come
cause più frequenti il gocciolamento nasale posteriore (fra naso e gola) che complica le patologie rino-sinusitiche croniche, l’asma bronchiale, il reflusso di succo gastrico dallo stomaco all’esofago (reflusso gastroesofageo), la bronchite cronica da fumo di sigarette, l’uso di farmaci anti-ipertensivi del gruppo dei cosiddetti ACE-inibitori, la bronchite eosinofila, le bronchiectasie. In meno del 5% dei casi la tosse cronica è dovuta a tumori, fibrosi polmonare, scompenso cardiaco e ad aspirazione cronica di materiale dovuta a disfunzione del meccanismo della deglutizione. È bene tener presente che talvolta coesistono più cause di tosse cronica nello stesso paziente, ad esempio gocciolamento retro nasale e reflusso gastro-esofageo.

 

Come si diagnostica la tosse?

In genere, la causa della tosse viene accertata nell’88-100% dei casi. Per giungere ad una corretta diagnosi è molto importante esaminare la storia clinica, e in particolare indagare la presenza di recenti infezioni respiratorie, di patologie croniche otorino-laringoiatriche (inclusa la sinusite acuta e cronica), di patologie dell’apparato respiratorio (bronchiti acute e croniche, asma bronchiale, bronchiectasie, polmoniti, alveoliti, fibrosi polmonare, pleuriti), di cardiopatie, di reflusso gastro-esofageo e l’uso di farmaci (es. ACE-inibitori).

 

Quali sono le conseguenze della tosse?

Una tosse insistente e persistente è prima di tutto un handicap sociale, che impedisce ad esempio di frequentare cinema o sale da concerto. Una tosse frequente e persistente può avere complicanze più o meno
severe, quali rottura di vene sottocongiuntivali (occhio rosso), aritmie cardiache, svenimento (colpi di tosse ripetuti fanno aumentare la pressione intratoracica, bloccando il flusso di sangue al cuore!), stiramento e rottura di muscoli intercostali, frattura di coste, incontinenza urinaria.

 

Come si cura la tosse?

L’identificazione della causa della tosse porta a una terapia di successo in oltre il 90% dei casi. In genere, nella tosse acuta è sufficiente umidificare le vie aeree, consumando bevande calde, quali tè, latte e miele, brodo. È opportuno evitare le condizioni favorenti la cronicizzazione (esposizione al freddo, barotraumi derivanti da immersioni, tuffi o decolli aerei e brevi soggiorni in alta quota) consigliabile limitare l’uso di farmaci contro la tosse perché se da un lato riducono l’intensità del disturbo, dall’altro riducono l’eliminazione del catarro, favorendone il ristagno nelle vie aeree.

 

Quando rivolgersi al medico?

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Quando la tosse persiste nonostante i provvedimenti adottati.

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Quando l'espettorato assume un colore giallo-verdastro e compare febbre, o l'espettorato è macchiato di
sangue.

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Quando la tosse è dovuta ad un corpo estraneo, inalato, o che, dopo essere stato ingerito, è finito in trachea. Questa possibilità va tenuta presente soprattutto nei bambini che presentano un accesso di tosse improvvisa.

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Quando la tosse compare costantemente dopo sforzi non particolarmente intensi.

 

(Regione Piemonte, Quaderno della Salute)