29
settembre
2016
-
L'Academia de Arte de Florencia,
un'istituzione impegnata a stringere
rapporti di collaborazione artistica tra il
Messico l'Italia, presenta oggi due
importanti eventi culturali nella Valle del
Messico.
In cooperazione con l'Università Autonoma
dello Stato di Hidalgo, è stata inaugurata
poche ore fa —nella Galleria Centro
Culturale Universitario “La Garza” di Pachuca— la mostra “Florencia, recorrido
a los lugares del alma” del pittore
Mario Minarini.
L'esposizione rimarrà aperta fino al 29
ottobre e comprende 21 pezzi originali in
olio su tela dedicati al capoluogo toscano
attraverso un'insolita passeggiata lungo le
sue strade, vicoli, giardini e piazze.
Mario Minarini è nato a Firenze nel 1970.
Dopo essere stato introdotto alla pittura
dall'artista Valerio Mirannalti, ha esordito
nel 2004 con la mostra “Olio, paesaggi,
ritratti e matite” presso il Centro
Culturale “Il Fuligno” dalla sua città
natale.
Ha studiato tecnica di pittura ad olio con
Alessandro Berti e ha frequentato corsi di
figura presso la Scuola Libera del Nudo
dell'Accademia di Belle Arti di Firenze con
Sandra Batoni.
Nel 2008 ha ricevuto il Fiorino d'argento di
Palazzo Vecchio con l'opera “Manichino uomo”
e nel 2010 ha ottenuto una menzione speciale
al premio “Vittorio Alinari”.
Questa sera alle ore 20.00, presso
l'Istituto Italiano di Cultura di Coyoacán,
si terrà, inoltre, un concerto del pianista
e compositore genovese Massimiliano
Damerini, uno degli interpreti più
rappresentativi della sua generazione,
diplomato in pianoforte e composizione col
massimo dei voti e lode presso il
conservatorio della sua città.
Damerini si presenta stasera in uno dei
quartieri più noti di Città del Messico dopo
aver impartito due master class nella sede
della AAF il 27 e 28 settembre scorsi. Ha suonato in sale prestigiose di
tutto il mondo, collaborando come solista
con l'Accademia Nazionale di Santa Cecilia,
la London Philharmonic, la BBC Symphony, la
Bayerischer Rundfunk, la Deutsche-Symphonie
Berlin e la Sinfonica di Budapest, tra altre
orchestre, e nel 1992 è stato insignito del
Premio Abbiati, il massimo riconoscimento
della critica italiana per la musica.
(massimo barzizza / puntodincontro.mx)
|