22
giugno 2017
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Sace ha presentato ieri a Milano il rapporto
“Export Unchained: dove la crescita attende
il Made in Italy” con cui l'agenzia delinea
le geografie prioritarie su cui l'Italia
deve puntare: 15 mercati ad alto potenziale
—fra i quali è stato incluso il Messico—
in cui esportare ed investire.
«Nonostante gli allarmi circa le limitazioni
al commercio e la persistente incertezza, le
opportunità offerte dall'interscambio
globale non sono affatto destinate a perdere
d'attualità», ha commentato in una nota
Beniamino Quinteri, presidente della società
di servizi assicurativi al commercio estero
appartenente al gruppo Cassa depositi e
prestiti.
Negli ultimi anni il saldo delle
esportazioni è stato l'unico che ha
mantenuto un'evoluzione positiva fra gli
elementi che compongono il Pil italiano e
Sace prevede, per il preiodo 2017-2020, una
crescita in questo settore a un tasso medio
annuo del 4%, un netto cambio di passo
rispetto al quadriennio precedente (+1,7%).
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Per i quindici Paesi prioritari
identificati, è stata compilata una tabella
che comprende dati relativi alle
esportazioni del 2016, le previsioni di
crescita e un'indice di opportunità per le
attività economiche.
Dopo un saldo finale di 3,7 miliardi di euro
nel 2016, le vendite di beni e servizi
italiani in Messico, secondo Sace,
aumenteranno nei prossimi quattro anni a un
tasso medio annuo del 5,6% (superiore alla
media prevista per il settore), mentre le
opportunità di esportazione e investimenti
provenienti dal Belpaese in questo Paese
latinoamericano si attestano a livelli di 67
e 62, rispettivamente, su una scala che va
da 0 a 100.
Fonte: SACE e ISTAT.
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(massimo barzizza / puntodincontro.mx)
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