20
giugno 2017
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Il gruppo petrolifero italiano ENI e la
messicana Citla Energy sono state le aziende
che hanno ottenuto il maggior numero di aree
in acque poco profonde del Golfo del Messico
messe a gara nella
“Ronda 2.1”, con tre
contratti ciascuna.
I risultati sono stati comunicati poche ore
fa dalla Commissione Nazionale Idrocarburi (Comisión
Nacional de Hidrocarburos, CNH), l'agenzia
federale responsabile dell'appalto e della
firma degli accordi di esplorazione ed
estrazione di petrolio e gas in territorio
messicano.
ENI ha vinto tre contratti: uno da sola, uno
con Citla Energy e un altro con Citla e la
britannica Capricorn Energy.
Le aree che verranno sfruttate dalla società
italiana, da sola o come membro di una
partnership, appartengono ai cosiddetti
“bacini
del Sud-Est”
—situati al largo della costa dello Stato di
Tabasco, nel Golfo del Messico— e si
estendono su 1.590 km2 (466 di olio pesante
e i restanti di olio leggero).
Secondo il Ministero delle Finanze, il
governo messicano riceverà, in media, tra il
77,4% e l'83,9% dei profitti generati dai
vincitori di questo primo evento della Ronda
2, che che dovrebbe essere completata con
altre due gare entro la fine del 2017.
(massimo barzizza / puntodincontro.mx)
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