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9 gennaio 2019 - Il muro che il presidente degli Stati Uniti vuol far costruire al confine del Messico è anche lo spunto per un cortometraggio geniale, sempre di attualità nel contesto degli sforzi di Trump per ottenere i fondi per edificarlo, fondi che i membri del Partito Democratico si sono impegnati a negargli.

Il film, intitolato Best of luck with the wall, è stato realizzato e pubblicato nel 2016, durante la campagna presidenziale negli Usa, e dura appena 6 minuti e 41 secondi. Creato dal regista Josh Begley, è formato dalla giustapposizione di 200mila immagini satellitari del confine tra Stati Uniti e Messico, dalla spiaggia sul Pacifico alle onde del Golfo del Messico, visto dal cielo virtuale di Google Maps. In tutto sono 1.954 miglia, ovvero 3.144 chilometri.

Best of luck with the wall scorre veloce sulla linea di confine fra deserti infuocati, campagne irrigue, città. Fa vedere dove il confine è una barriera contro cui si spingono e si addensano le abitazioni messicane, e dove invece è un fiume dai meandri tortuosi.

Intervistato da Eric Hynes alcuni giorni prima della vittoria di Trump nel novembre 2016, Begley disse: «... con l'ascesa di the Donald, [il confine] non è più nemmeno un concetto geografico. Lo spazio che occupa è stato ridotto a una metafora. La semplicità di [questo film] sta nell'insistere su questa geografia e mostrare il vasto paesaggio che è stato trasformato in un discorso sulla costruzione di un muro».

(massimo barzizza / puntodincontro.mx)

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