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29 maggio 2019 - Huachicol è una parola dello spagnolo messicano usata per riferirsi al combustibile adulterato o rubato. Le persone che si dedicano a questa attività illegale sono conosciute come huachicoleros. Ma il fenomeno non è affatto esclusivo di questo Paese dell'America Latina. Il Corriere della Sera, il quotidiano più letto in Italia, ha pubblicato oggi la seguente nota, firmata da Anna Campaniello:

«Parcheggiavano pulmini, taxi e auto private e professionisti vicino a un anonimo container a Guanzate, nel Comasco e consegnavano una chiavetta ricaricabile, simile a quelle usate per i distributori di snack e bevande, a una persona che stazionava accanto. Nel cassone, in realtà, era nascosto un distributore abusivo di gasolio. Due cisterne da 2.500 litri di carburante, venduto a un prezzo che oscillava tra un euro e un euro e 20 centesimi. La stazione di servizio illegale è stata scoperta e sequestrata dai baschi verdi della guardia di finanza, che hanno denunciato tre persone».

«I clienti, compresi tassisti e autisti che offrono il servizio di noleggio con conducente, erano decine e solo negli ultimi 2 anni sono stati erogati illecitamente circa 250mila litri di gasolio, con almeno 100mila euro di imposte evase. Il distributore self-service abusivo è stato scoperto dai Baschi Verdi della Guardia di Finanza di Como. Il gasolio contenuto nelle cisterne era di contrabbando e veniva trasportato illegalmente con un’autocisterna riconducibile a una società dell’Altolago. I clienti avevano una chiavetta magnetica prepagata, che ricaricavano collegandosi a un apposito computer con un software specifico. Oltre ad evadere le tasse, i gestori violavano anche le norme di sicurezza. Sono stati denunciati per ricettazione, mancato pagamento dell’accisa e irregolare circolazione dei prodotti sottoposti ad accisa».

(massimo barzizza / puntodincontro.mx)

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