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27 novembre 2019 - La violoncellista Nadège Rochat ha chiamato «viaggiatore nel tempo» il cello con cui ha interpretato magistralmente giovedì scorso nella Sala Tlaqná di Xalapa il concerto Entre el viejo y el nuevo mundo (Tra il vecchio e il nuovo mondo), con brani di J.S. Bach, G. Cassadó e Henri Dutilleux.

La definizione è assolutamente corretta: lo strumento —ora di proprietà dell'Academia de Arte de Florencia (AAF)— fu costruito tra il 1620 e il 1650 dal maestro liutaio Nicola Amati come viola da gamba e trasformato in violoncello nel 1703 da Antonio Stradivari. A metà del XIX secolo, il fabbricante francese George Chanot dipinse due fregi con angeli e motivi religiosi sul lato frontale e ornò il retro con un sigillo papale, rendendolo così per 100 anni il violoncello ufficiale del Vaticano.

Ma senza dubbio rimarranno impressi nel tempo anche la memoria e il legato del primo Festival della musica e della liuteria di Xalapa, svoltosi dal 18 al 22 novembre con un'importante partecipazione italiana e di cui l'esibizione di Nadège è stata uno degli eventi principali.

Prima del concerto, il sindaco della capitale dello Stato di Veracruz, Hipólito Rodríguez, è salito sul palcoscenico accompagnato, tra le altre personalità, da Fabio Caselli, presidente e rettore dell'AAF, Othón Leopardi, presidente della Società Dante Alighieri e Riccardo Caffarella, membro del Associazione dei ricercatori italiani in Messico.

«Molti dei lavoratori legati alla liuteria nella nostra regione» —ha detto Rodríguez— «sono persone che si sono formate in Italia, in particolare a Cremona, e l'obiettivo di questo festival è proprio rafforzare il legame storico che esiste tra Xalapa e questa città italiana».

Dal canto suo, Othón Leopardi ha ringraziato «la città di Xalapa e tutti coloro che hanno creduto in questo progetto».

«Ringraziamo anche» —ha aggiunto— «l'Ambasciata d'Italia, l'Istituto Italiano di Cultura, il Com.It.Es., l'Istituto per il commercio estero, l'Academia de Arte de Florencia e Puntodincontro, oggi qui presenti come parte del Sistema Italia in Messico».

«È un onore per la Società Dante Alighieri» —ha continuato Leopardi— «aver potuto collaborare a questo straordinario evento e, come voi, sono felice e orgoglioso di essere qui. Grazie per averci ricevuto a casa vostra».

Nadège Rochat durante el concerto.

«Questo incontro» —ha detto Riccardo Caffarella— «mi ha dato l'opportunità di incontrare persone che lottano ogni giorno per conservare il loro patrimonio culturale e noi abbiamo abbiamo cercato di contribuire a questo importante sforzo».

«Il Messico ci ha accolti» —ha dichiarato Fabio Caselli— «e ci consente di fare grandi cose, come partecipare a questo incredibile festival. Quando l'Academia de Arte de Florencia ha acquistato il violoncello del Vaticano, l'ha fatto per regalare emozioni, in particolare a questo Paese, che merita molto di più di quello che già ha. Questo strumento rappresenta tutti noi e la storia dell'umanità».

L'organizzazione dell'edizione 2019 del Festival di musica e liuteria è stata coordinata dal Primo regidor del Consiglio comunale di Xalapa, Eric Omar Rodolfo Juárez Valladares. «Eric è un liutaio» —ha spiegato al pubblico il sindaco Rodriguez— «e la sua attività professionale principale è, da anni, la costruzione e la riparazione di strumenti musicali in legno».

Senza nessun dubbio, la persona giusta alla guida di un evento ben riuscito.

(massimo barzizza / puntodincontro.mx)

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