ITALIA IN MESSICO
 

Instagram

2 dicembre 2019 - È stata sottoscritta oggi, nella sede del governo di Città del Messico, l'intesa che completa il processo di implementazione del “Programma di lavori di pubblica utilità nel sistema penitenziario di Città del Messico”, di cui Puntodincontro aveva dato notizia alcuni mesi fa.

Il patto coinvolge le autorità politiche, giudiziarie e penitenziarie della metropoli latinoamericana, l'Ufficio delle Nazioni Unite per il controllo della droga e la prevenzione del crimine (UNODC) e il ministero italiano della Giustizia, per mezzo del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria.

Il testo è stato siglato dalla segretaria di Governo, Rosa Icela Rodríguez Velázquez, dal rappresentante dell’UNODC, Antonino De Leo, dal presidente della Corte superiore di giustizia, Rafael Guerra Álvarez, dal vice segretario del Sistema penitenziario, Antonio Hazael Ruíz Ortega, e dal capo della delegazione del ministero della Giustizia, Massimo Parisi. L'ambasciatore d'Italia in Messico, Lugi De Chiara, ha partecipato alla cerimonia.

Con il documento le parti si impegnano sostanzialmente a

bullet

realizzare, congiuntamente con il potere giudiziario di Città del Messico, le linee guida operative del Programma

bullet

creare un gruppo di lavoro, integrato con i responsabili per l’ambiente, il lavoro, i servizi e la sicurezza della pubblica amministrazione locale, che si occupi di curare l’organizzazione dei lavori di pubblica utilità

bullet

pubblicare il Manuale delle buone pratiche del modello di reinserimento lavorativo a Città del Messico

Il ‘Programma di lavori di pubblica utilità nel sistema penitenziario di Città del Messico’, promosso dall’UNODC, punta a contribuire al processo di reinserimento sociale dei detenuti della capitale messicana, alla prevenzione della criminalità nonché alla riduzione della recidiva. L’implementazione si basa sul successo riscosso dal modello italiano “Mi riscatto per...”, che punta ad apportare benefici all’intera comunità, consentendo di cambiare la percezione dei cittadini verso le persone private della libertà e che, infine, permette al detenuto di sentirsi utile, di aumentare la propria autostima e di ripagare il proprio debito con la società.

Venti detenuti sono stati selezionati e in questi giorni stanno concludendo la loro formazione come curatori e manutentori di giardini e aree verdi: la prima brigata uscirà dal Centro Varonil de Reinserción Social Santa Martha Acatitla fra la fine di dicembre e l’inizio di gennaio 2020.

(massimo barzizza / puntodincontro.mx)

Clicca qui per leggere gli altri articoli della sezione “Italia in Messico”.

Web
Analytics Made Easy - StatCounter