SCIENZA E TECNOLOGIA
 

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4 dicembre 2019 - L'Italia ha offerto collaborazione al governo dello Stato messicano di Quintana Roo per trovare soluzioni ai problemi generati dall'arrivo massiccio del sargasso —un'alga che può raggiungere diversi metri di lunghezza— sulle coste dei Caraibi, un fenomeno che causa danni anche ai cittadini del Bel Paese residenti nella zona, tra cui diversi proprietari di bar, ristoranti e hotel.

A seguito di un'iniziativa congiunta dell'Ufficio Scienza e Tecnologia dell'Ambasciata e del Consolato Onorario d'Italia a Cancún, Isla Mujeres e Yucatán, si è tenuta oggi una presentazione all'Università dei Caraibi ed è previsto anche un incontro privato con le autorità del ministero locale per l'Ecologia e l'ambiente.

Hanno partecipato e-GEOS —impresa del gruppo Leonardo che fornisce servizi basati sull'analisi di dati sia radar che ottici da satelliti italiani ed europei—, IES Biogas —impresa del gruppo Snam leader nella generazione di energia con biomassa— ed i ricercatori dell'Università Nazionale Autonoma del Messico (UNAM) Christian Appendini e Daniel Camarena.

«Riteniamo che la generazione di energia con biomassa sia l'unico metodo che possa garantire l'utilizzo dell'enorme quantità di alghe che si riversa sulle coste caraibiche», ha detto a Puntodincontro Emilia Giorgetti, addetta scientifica dell'Ambasciata d'Italia in Messico. «Inoltre» —ha aggiunto— «l'utilizzo di dati satellitari si potrebbe integrare con progetti in corso di elaborazione per creare un sistema di allerta che permetta di prevedere come, dove, quando e quanto sargasso arriva alla costa ed attivarsi per raccoglierlo».

Il console onorario, Filippo Strano, ha indicato che l'iniziativa di cooperare con le autorità del Quintana Roo per risolvere il problema risale a un anno fa, data l'inquietudine generata dalla situazione, e ha riferito che la comunità italiana residente nella zona, composta da 15-16 mila persone, è concentrata principalmente a Cancún, Playa del Carmen e Tulum.

«Inoltre» —ha spiegato Strano— «il 90% dei circa 200mila turisti italiani che vengono ogni anno in Messico arrivano nei resort della regione dei Caraibi e noi che abitiamo qui sappiamo che è un problema difficile, ma penso che qualsiasi tipo di collaborazione possa aiutare. Ovviamente la soluzione ideale sarebbe quella di scoprire come impedire la riproduzione esponenziale del sargasso».

(massimo barzizza / puntodincontro.mx)

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