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«Il marketing alimentare italiano, un esempio per il Messico»

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4 settembre 2020 (ore 11:41) - Durante la conferenza stampa di presentazione della 3ª edizione di The Authentic Italian Table —la rassegna enogastronomica organizzata annualmente dalla Camera di Commercio Italiana— e del nuovo portale Sabor a Italia MX, l'Ambasciatore d'Italia in Messico, Luigi De Chiara , ha rivolto un breve discorso ai numerosi assistenti.

«Con questo evento» —ha detto— «riprendiamo la politica di promozione attiva nel settore economico-commerciale. È un momento importante, perché è una reazione simbolica alla contingenza che stiamo vivendo ed anche una manifestazione della volontà del Governo italiano e del Sistema Italia di favorire la ripresa, dopo il forte impatto dell'emergenza sanitaria».

«Voglio congratularmi» —ha aggiunto il diplomatico— «con la Camera di Commercio Italiana perché mi sembra che il programma di quest'anno sia molto completo, anche nel quadro della nuova normalità virtuale, modalità che sono certo non toglierà interesse e qualità a questa edizione».

«Voglio anche sottolineare il lancio del nuovo portale Sabor a Italia MX, che sarà uno strumento molto importante per la promozione commerciale, nonché il motore di una maggiore offerta di prodotti enogastronomici italiani in Messico».

«Nell'ambito dell'iniziativa The Authentic Italian Table che annunciamo oggi, va sottolineato l'aggettivo “autentico”. Per apprezzare la cucina italiana è importante non solo conoscere le ricette, ma anche utilizzare ingredienti genuini. Il Ministero degli Affari Esteri è molto impegnato nella lotta al fenomeno dell'italian sounding —la proliferazione di prodotti che sembrano italiani, ma non lo sono—, che è l'altra faccia del successo della nostra gastronomia nel mondo».

«Di recente in Messico è iniziato il dibattito sulle nuove regole per l'etichettatura di alimenti e bevande, elemento importante, tra gli altri, per garantire l'origine degli articoli commercializzati. In questo contesto, mi auguro che i prodotti che si definiscono “tipo parmigiano” o “tipo salame italiano”, ecc. cambino presto nome. Queste pratiche non solo danneggiano i produttori, gli esportatori e gli importatori di alimenti e bevande del nostro Paese, ma costituiscono anche una trappola per i consumatori finali.

«A proposito della nuova etichettatura, vorrei evidenziare un altro aspetto del dibattito: quello che fa riferimento alla lotta contro l'obesità, il diabete e altre malattie che, soprattutto durante la pandemia, hanno notevolmente influenzato la salute della popolazione. La cucina italiana è anche sinonimo di dieta mediterranea e, unita ad una corretta educazione alimentare e ad uno stile di vita dinamico, fa dell'Italia uno dei Paesi al mondo con la più lunga aspettativa di vita. Credo che le caratteristiche della nostra gastronomia e iniziative come The Authentic Italian Table possano contribuire a migliorare il profilo in Messico».

«Educazione alimentare non significa necessariamente ridurre la gamma di prodotti che consumiamo. Noi mangiamo e beviamo di tutto e lo facciamo in termini corretti nell'ambito di una vita di attività fisica, sana e appagante».

«La cucina è stata un veicolo per promuovere l'Italia a livello internazionale e potrebbe essere un esempio di come aggiungere valore ai prodotti del Messico, che è una delle potenze mondiali del cibo, ma che in molti casi si limita ancora all'esportazioni di articoli non trattati. La caratterizzazione, il packaging e la strategia commerciale contribuiscono al successo dei marchi e penso che da questo punto di vista siano molte le opportunità per il Messico che si possono trarre dall'esperienza italiana».

«Stiamo già lavorando a come trasformare per il mese di novembre, adattandola all'attuale contingenza, la tradizionale Settimana della Cucina Italiana. Quest'anno lo faremo in collaborazione con l'Ambasciata del Messico a Roma, che nello stesso mese celebrerà la giornata della gastronomia messicana. Avremo un'iniziativa comune: un concorso che, basato sul pomodoro e altri prodotti con cui il Messico si identifica tradizionalmente, stimolerà la fantasia dei partecipanti a creare nuove ricette che avvicinino le due cucine», ha concluso De Chiara.

(massimo barzizza / puntodincontro.mx)

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