ITALIA NEL MONDO
 

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1 febbraio 2020 - Il Consorzio Unicode —l’ente che gestisce la standardizzazione dei pittogrammi informatici nel mondo— ha annunciato 117 nuove emoji (comprese le relative varianti) che faranno parte dello standard Emoji 13.0. Il rilascio è atteso nel corso del 2020 sulle piattaforme mobili iOS e Android —indicativamente tra settembre e ottobre— o nelle principali app di messaggistica o social, come WhatsApp e Twitter.

Tra le immagini che caratterizzano il recente standard, ne troviamo anche una dedicata al gesto più famoso degli italiani: la mano chiusa con dita riunite a punta verso l'alto.

È un movimento spesso utilizzato nel Bel Paese per accompagnare l'esclamazione di frasi del tipo «Che vuoi?», o «Ma cosa dici?», esplicitando una richiesta impellente di chiarificazione di ciò di cui si sta parlando o di ciò che si sta facendo con un tono di sorpresa, incredulità e disapprovazione. Non viene mai usato per esprimere accordo o l'accettazione di un messaggio o un'affermazione.

Com'era prevedibile, in Italia c'è già chi anticipa che gli stranieri utilizzeranno il nuovo pittogramma in maniera sbagliata, sottolineando inoltre che all'icona mancano gli elementi fondamentali per determinarne le sfumature di significato: l’inclinazione e il movimento del polso e la distanza della mano dal corpo.

È interessante, comunque, constatare che —con questa nuova inclusione— anche le caratteristiche comunicazionali degli abitanti dello Stivale si aggiungono alle molte sfaccettature che rendono la nostra Penisola un punto di riferimento della cultura mondiale.

(massimo barzizza / puntodincontro.mx)

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