30
agosto 2013 -
Con uno spazio per
l'Accademia Italiana della Cucina,
l'Associazione Italiana di
Assistenza —che ha prodotto con
successo il libro “Italiani in
cucina”—, la Cooperativa Il Sole e
circa 15 importatori di prodotti del
Belpaese, tutto è pronto per
l'inaugurazione della settima
edizione del Gourmet Show, un
incontro che promuove la cultura
enogastronomica in Messico.
![](../images/italianiincucina.jpg)
Il libro
Italiani in Cucina
—pubblicato in spagnolo
dall'Associazione
Italiana di Assistenza (AIA) per
il pubblico messicano—
contiene le ricette di oltre 50
autori italiani che hanno donato i
loro segreti culinari.
I proventi di questa pubblicazione
si utilizzano a favore degli
assistiti dell’AIA.
La presenza italiana
in questo evento è coordinata
dall'Ambasciata e dalla Camera di
Commercio Italiana in Messico, che
si uniscono ad altri attori
impegnati nella diffusione di
prodotti alimentari, bevande e
accessori di alta qualità. La mostra
si terrà dal 5 al 7 settembre al
World Trade Center di Città del
Messico.
Saranno esposti pasta, vini e
liquori, carni, pesce, formaggi, oli
e aceti, pane artigianale,
cioccolato, conserve, marmellate e
prodotti biologici, tra gli altri.
Ci saranno, inoltre, padiglioni
dedicati al cioccolato, alla birra,
al vino e all'agave.
Durante la presentazione
dell'evento, Wendy Hesketh
—presidente di Tradex Esposizioni,
la società organizzatrice
dell'evento— ha anticipato alcune
delle novità per quest'anno, come le
“stazioni per il tè” e un wine room.
«Per noi “gourmet” significa vivere
bene, mangiare bene. Ci riferiamo
alla qualità degli alimenti, alla
loro freschezza e preparazione, in
un ambiente piacevole, con una buona
compagnia, e una lunga tavolata dove
si possa provare il piacere di bere
e mangiare bene».
Mark Gottfried, direttore del
Gourmet Show, ha parlato
dell'evoluzione di questo evento
gastronomico. «Quest'anno vedremo un
aumento degli stand di birra,
cioccolato e agave. Ci sarà anche il
wine room, per la prima volta in
Messico».
(puntodincontro.mx /
adattamento
e traduzione all'italiano di
massimo barzizza)
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