7
luglio 2013 - Le 12 ville e due giardini
medicei entrano nel Patrimonio
Unesco. Dopo l'Etna, anche la
seconda candidatura italiana 2013
viene accettata dall'organizzazione
Onu. È accaduto durante l'annuale
riunione dell'ente, che si è svolta
quest'anno in Cambogia e che ha
decretato 22 nuovi
siti.
Entrano così a far parte del
patrimonio Unesco il Giardino di
Boboli di Firenze e quello di
Pratolino, nel comune di Vaglia, e
le ville di Cafaggiolo a Barberino
di Mugello, Trebbio a San Piero a
Sieve, quella di Careggi, di Poggio
Imperiale, di Castello e La Petraia
nel capoluogo toscano, la villa
Medici di Fiesole, la villa di
Poggio a Caiano e quella di
Carmignano in provincia di Prato, la
villa di Cerreto Guidi, La Magia a
Quarrata (Pistoia) e il Palazzo di
Seravezza (Lucca).
Si tratta di un sistema di residenze
—inedito per l'epoca— che la
Famiglia fiorentina ha costruito
fuori le mura fiorentine, al centro
di vaste proprietà terrene di sua
appartenenza. Utilizzate come luoghi
di piacere, hanno visto entro le
loro "mura" le battute di caccia dei
nobili che hanno governato la città
dal XV secolo al XVIII,
ma anche grandi “esplosioni”
d'arte: ad esempio, la Primavera di
Botticelli fu dipinta nella Villa in
Castello. Gli edifici patrizi si
trovano tra la provincia di Firenze
e quella di Prato. Si tratta del
49mo sito Unesco italiano: l'Italia
mantiene il suo primato mondiale,
tenendo a distanza la Cina, a quota
45, con due nuove iscrizioni nel
2013.
«Un risultato eccezionale, per la
Toscana, per l'Italia e per tutto il
mondo della cultura» commenta l'assessore alla Cultura della
Regione Toscana, Cristina Scaletti,
«È
un successo per tutti, soprattutto
per chi continua a lavorare
costantemente alla conservazione e
alla valorizzazione del nostro
patrimonio culturale. Il miglior
riconoscimento possibile dopo un
lungo e impegnativo iter che ha
visto lavorare attivamente Regione e
ministero, insieme alle
amministrazioni locali e ai privati
coinvolti».
Anche l'ambasciatore italiano presso
l'Unesco Maurizio Enrico Serra,
esprime soddisfazione, al pari della
Soprintendente del Polo Museale
Fiorentino, Cristina Acidini (il
polo gestisce circa un terzo dei
siti premiati, dal Giardino urbano
di Boboli alle ville di Castello,
Petraia, Cerreto Guidi, Poggio a
Caiano). «L'iscrizione rappresenta
un riconoscimento che fa onore
all'intero sistema delle Ville
Medicee e al modo in cui sono
gestite. In particolare, sono lieta
che abbia portato un decisivo
contributo la presenza di Ville e
giardini storici gestiti dal Polo Museale Fiorentino. Mi auguro che
questo favorisca nuove politiche di
valorizzazione, integrate con le
competenze degli enti locali, per
diffondere un'adeguata comunicazione
e agevolare i collegamenti
attraverso un efficace sistema di
trasporti».