26 agosto 2014 - Le riforme strutturali
approvate hanno fatto del Messico il maggior
riformatore dell'organizzazione ed
aumenteranno
di almeno un punto percentuale
il potenziale di crescita del Pil nei
prossimi 10 anni, secondo l'Organizzazione
per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico
(OCSE).
Il Segretario Generale dell'ente internazionale, José Ángel Gurría si è
congratulato con il presidente Peña Nieto
per i progressi compiuti con l'approvazione
del pacchetto di riforme strutturali di cui
per decenni il paese ha avuto bisogno
urgente.
Ha sottolineato che per mezzo di un'energica
gestione politica, il Messico ha realizzato
significativi cambiamenti legislativi in
settori chiave, tra cui le
telecomunicazioni, la concorrenza,
l'occupazione, l'istruzione, le imposte, le
finanze, l'energia e la sicurezza.
Queste decisioni contribuiranno certamente
ad aumentare la produttività e la
competitività ed a raggiungere una crescita
maggiore e sostenibile, ha affermato in un
comunicato l'ex Ministro delle Finanze e
degli Affari Esteri del Messico.
Ha aggiunto che ciò che rende questo sforzo
ancora più impressionante sulla scena
mondiale è stata la capacità della società
messicana di generare l'ampio consenso
politico necessario per far avanzare queste
riforme.
Gurría spiega che i principali partiti
politici si sono riuniti per creare il
“Patto
per il Messico”
ed approvare oltre una dozzina di iniziative
legislative di vasta portata, molte delle
quali includevano modifiche alla
Costituzione e, quindi, dovevano ottenere
maggioranze qualificate.
«Gli ostacoli politici che impediscono a
molti paesi di prendere le decisioni
necessarie per promuovere la crescita, sono
stati superati in Messico grazie a questo
progetto ed alla risolutezza del presidente
Peña Nieto e dei suoi collaboratori»,
conclude il Segretario Generale.
(notimex /
puntodincontro.mx
/ adattamento e traduzione in italiano di massimo barzizza)
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