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10 dicembre 2014 - Il Presidente Enrique Peña Nieto ha inaugurato in Messico, lo scorso 3 dicembre, una grande infrastruttura energetica: la prima tratta del gasdotto “Los Ramones”.

«Portare il gas naturale a tutte le regioni del Paese per rilanciare lo sviluppo economico e generare occupazione è una priorità nella strategia del governo della repubblica», ha detto Peña durante la cerimonia di inaugurazione dell'opera, la cui prima fase —lunga 117 chilometri e comprensiva di due stazioni di compressione— collega il confine con gli Stati Uniti, dallo stato di Tamaulipas, al municipio di Los Ramones, nello stato settentrionale di Nuevo León.

Il Capo dello Stato ha annunciato che una delle regioni che otterrano benefici da questa iniziativa sarà il Sud, in ritardo nel processo di sviluppo in stati come Chiapas, Oaxaca e Guerrero.

La costruzione di questo importante progetto infrastrutturale è una delle prime conseguenze tangibili della riforma energetica varata dal governo messicano. Due aziende italiane —Bonatti Spa e il Gruppo Eni, per mezzo della Saipem— hanno partecipato alla sua realizzazione.

L'investimento effettuato da Bonatti è di 30 milioni di dollari. «Siamo soddisfatti —ha detto Paolo Ghirelli, presidente di Bonatti Spa— per aver completato in soli 12 mesi, un record nel settore upstream».

La seconda tratta del gasdotto, di 738 chilometri fino al municipio di Apaseo El Alto nello Stato di Guanajuato, dovrebbe esser pronta nel dicembre 2015 e Bonatti parteciperà anche a questa seconda tratta. Il programma nazionale delle infrastrutture 2014-2018 prevede che in Messico siano posati 17 gasdotti.

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(ilsole24ore.com / excelsior / puntodincontro.mx / adattamento e traduzioni di massimo barzizza)