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25 novembre 2014 - Gianluca Brocca, della lista Italia, ha risposto ad alcune domande di Puntodincontro riguardo alle prossime elezioni per il rinnovo del Comitato degli Italiani all’Estero (COMITES) in Messico.

Il rinvio delle elezioni al 17 aprile e la proroga del termine per l’iscrizione all’elenco elettorale al 18 marzo sono stati, secondo lei, provvedimenti necessari? Avranno effetti reali sulla partecipazione degli italiani all’estero e, particolarmente, in Messico?

Mi immagino che la decisione si sia basata su dati concreti che hanno convinto il governo italiano a prorogare i termini per l'iscrizione e di conseguenza del voto. Sicuramente da parte nostra avendo più tempo riusciremo a coinvolgere un numero maggiore di persone, anche perché è la prima volta che per votare bisogna farne richiesta. I COMITES per funzionare hanno bisogno di essere conosciuti e "vissuti" dalla comunità, per questo conto sull'aiuto di tutti nel diffondere questi temi e nel provare a costruire assieme.

Il decreto pubblicato il 18 novembre non fa riferimento alla riapertura dei termini per la presentazione di nuove liste candidate all’elezione, ma dovrà essere convertito in legge dal Parlamento e potrebbe essere modificato. Qual è la sua posizione rispetto a questa possibilità?

Personalmente credo che dovrebbe essere data la possibilità di presentare nuove liste solo nelle località in cui non ne è stata presentata nemmeno una. Dove si è riusciti a presentare delle proposte, l'argomento che fosse impossibile compiere con i termini chiaramente decade. In ogni caso aspettiamo serenamente la definizione di tutte le regole per poter portare avanti le nostre proposte.

Ci sono circa 18 mila italiani iscritti all’AIRE in Messico, dei quali 11 mila maggiorenni e, quindi, aventi diritto al voto. Uno dei motivi che hanno spinto il Consiglio dei Ministri a posticipare l’appuntamento elettorale è stata la percentuale di adesione dei votanti, inferiore al 3% una settimana prima della scadenza del termine. Che cifra considera necessaria in questo Paese per poter dichiarare soddisfacente l’esercizio elettorale?

Nelle scorse elezioni politiche hanno votato circa 3000 connazionali, credo che 2000 votanti per queste elezioni del COMITES potrebbe essere un buon risultato.

Quante persone si sono iscritte finora per votare?

In questo momento probabilmente siamo in linea con il 3% indicato dal Ministero ed è altresì vero che, in attesa di una definizione delle regole, non abbiamo fatto nessuna azione per convincere le persone a votare, ma credo che anche in questa fase dobbiamo guadagnarci la fiducia degli Italiani residenti in Messico e, per far questo, abbiamo bisogno di comunicare regole chiare che al momento non sono disponibili.

Una delle principali funzioni dei COMITES è stabilire un ponte di comunicazione fra gli italiani residenti in Messico e la rappresentanza consolare e diplomatica italiana in questo Paese. Non abbiamo visto, però, nel programma della lista Italia un piano concreto di avvicinamento alla comunità italiana per conoscere le loro necessità e proposte. Perché?

Credo che nei primi tre punti del programma, dove ci impegniamo a fornire informazione e creare dialogo, sia implicita la comunicazione tra comunità e rappresentanza consolare. Dagli incontri che sto avendo in questi giorni ho potuto cogliere una grande voglia di cooperazione e coinvolgimento tra persone, associazioni ed istituzioni. Sicuramente il punto di forza della Lista Italia è la eterogeneità' dei 12 componenti: spaziamo dai 30 ai 70 anni di età, alcuni sono nati e vissuti per molto tempo in italia, altri sono nati e cresciuti in Messico da genitori italiani. Ci sono studenti, maestri, pensionati, dipendenti ed imprenditori e viviamo in vari Stati della repubblica messicana. Sono sicuro che questa diversità ci aiuterà a comunicare e capire le necessità della comunità italiana in Messico e di poter svolgere al meglio il nostro lavoro. Quasi tutti i candidati hanno precedenti esperienze di volontariato e sento in ognuno di noi una gran entusiasmo per poter realizzare progetti che aiutino la nostra comunità. Siamo consapevoli che alcuni Stati della repubblica messicana con un importante presenza di connazionali non sono coperti direttamente dai nostri candidati, sarà per questo una priorità, una volta eletti, nominare dei delegati per poter coprire in modo efficiente tutto il territorio nazionale.

Alcuni italiani in Messico pensano che il programma della lista Italia sia una mescolanza di funzioni che realmente corrispondono al Consolato e all’Istituto Italiano di Cultura. Cosa pensa di questo commento?

Credo che ogni commento sia valido, ancor di più in una istituzione che si propone di essere la rappresentanza di tutti gli Italiani residenti in Messico. Personalmente credo che il compito fondamentale del COMITES sia quello di collaborare attivamente per far sì che tutte le istituzioni ed associazioni presenti lavorino bene assieme, tenendo conto delle esigenze della comunità, per compiere questo obbiettivo è inevitabile che ci siano delle aree di sovrapposizione, che io preferisco considerare aree di rinforzo. Nella mia esperienza aziendale, dove i compiti sono nettamente distinti, è difficile trovare una collaborazione, le varie aree non comunicano e non interagiscono nella forma adeguata.

Esiste in Messico, e forse nel mondo, poca informazione sulle differenze fra il ruolo del Consiglio Generale degli Italiani all’Estero —il CGIE, rappresentato qui da Marina Piazzi— quello dei Deputati parlamentari eletti nella Circoscrizione estero e quello del COMITES. Pensate di avviare un programma per diffondere le loro funzioni? Quale sarà il meccanismo di comunicazione fra queste istituzioni per quanto riguarda il Messico?

Sicuramente il diffondere informazione sarà un elemento chiave, vari dei componenti della nostra lista hanno lauree ed esperienza in comunicazione attraverso mezzi tradizionali e digitali. Le istituzioni e le associazioni presenti in Messico ci hanno offerto la loro massima collaborazione, sono molto ottimista e credo che con l’aiuto di tutti riusciremo a fare grandi cose; in fin dei conti il COMITES è un bene della comunità italiana e non farlo funzionare sarebbe proprio un peccato.

Come verranno finanziate le attività del COMITES? Esistono obblighi legali di revisione e pubblicazione dei conti?

Data l’austerità a cui il nostro Paese è chiamato in questi anni di crisi, sappiamo di non poter contare su risorse importanti. È previsto un rimborso per l’affitto di un piccolo ufficio ed il pagamento di una segretaria, oltre ad una linea di telefono ed internet. Per tutto il resto dovremo essere virtuosi e cercare di fare molto con poco ed in alcuni casi partecipare con i nostri mezzi alle spese o coinvolgere qualche sponsor per gli eventi più importanti, ma anche su questo tema sono profondamente convinto che riusciremo a raggiungere i nostri obbiettivi. Chiaramente siamo obbligati a presentare il nostro bilancio presso l’ambasciata per la sua approvazione. Inoltre, come fatto dai precedenti COMITES si costituirà in base alle disposizioni legali messicane una Asociación Civil che dovrà rendere conto dei bilanci al SAT (l’equivalente della Agenzia delle Entrate in Italia, ndr).

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(massimo barzizza / puntodincontro.mx)