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6 febbraio 2015 - Nella corsa contro il tempo per la preparazione del sito espositivo di Expo 2015 molto è stato recuperato. Ma adesso bisogna davvero correre. Complessivamente le strutture sono già pronte all’80% se si considerano i 53 padiglioni, i nove cluster e i 10 padiglioni aziendali.

Se però prendiamo solo i 53 padiglioni dei Paesi, la percentuale dell’avanzamento dei lavori scende al 60 per cento. Dovrebbero essere tutti pronti per il primo maggio, tranne qualcuno (si prevedono poche eccezioni) che potrebbe non essere in grado di presentare da subito l’allestimento interno.

Il Messico, che era più indietro del previsto, ha dato un’accelerata notevole negli ultimi dieci giorni insieme alla Spagna. Recuperati i ritardi anche nel Padiglione Italia, che ha subito qualche semplificazione, mentre si sta lavorando alle strutture di elevazione della scultura dell’Albero della vita. E anche la Cina, adesso un po’ al di sotto del 50% dello stato di avanzamento, si sta recuperando e dovrebbe presentarsi puntuale quando l’Expo aprirà i battenti.

Sono 4 i padiglioni già pronti: la Repubblica di Bahrein, la Repubblica Ceca, la Svizzera e l’Angola. Ce ne sono poi altri 15 in fase di ultimazione, intorno al 70% dei lavori. Tra questi ci sono la Germania, il Kuwait, gli Emirati Arabi e l’Azerbaijan. A buon punto anche gli Stati Uniti d’America (nella foto), che stanno superando il 50% dello stato di avanzamento.

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(ilsole24ore / puntodincontro.mx / adattamento e traduzione in spagnolo di massimo barzizza)