20 maggio
2013 -
La Fontina è un formaggio italiano a
Denominazione di Origine Protetta (DOP). La
sua origine viene fatta risalire al 1270,
sebbene la prima testimonianza iconografica
risalga al XV secolo, in un affresco del
Castello di Issogne. La produzione della
fontina è gestita e controllata dal
Consorzio Produttori Fontina e dalla
Cooperativa Produttori Latte e Fontina.
In un affresco
del castello di Issogne, dimora feudale
nella bassa Valle d’Aosta,
si trova la più antica testimonianza visiva
dell’esistenza della Fontina:
nella pittura infatti, risalente alla fine
del XV° secolo, è rappresentata una bottega
sul cui banco si nota una pila di formaggi
praticamente uguali
alla Fontina prodotta ancora oggi
Si tratta di un formaggio grasso a pasta
semicruda, ad acidità naturale di
fermentazione, fabbricato con latte intero
di vacca proveniente da una sola mungitura e
munto da non oltre 2 ore. Il latte non deve
aver subito, prima della coagulazione,
riscaldamento ad una temperatura superiore
ai 36 °C.
Viene prodotta esclusivamente con latte
intero crudo di bovine di razza valdostana
alimentate prevalentemente con foraggio
verde nel periodo estivo e con fieno locale
nel resto dell’anno.
Riproduzione
tratta dal documento in cui, nel 1270, si
cita per la prima volta
il formaggio Vacherino. Nello stesso tomo è
già presente,
inoltre, il
patronimo
ed il toponimo Fontines (Peronimus de
Fontines ed i prati o la località Fontines).
L'aspetto al taglio può variare leggermente
nel colore e nella leggera occhiatura, in
base al produttore nonché alla stagione in
cui è stato fabbricato, anche la salatura,
poco accentuata, varia leggermente a seconda
del produttore. Le forme che non superano il
controllo di idoneità al marchio Fontina,
sono immesse al commercio come formaggio
valdostano.
In Messico si può trovare in alcuni
supermercati e negozi gourmet.
Una forma di
Fontina valdostana tagliata e impacchettata
in vendita in un supermercato della zona di
Santa Fe di Città del Messico.
(puntodincontro.mx /
adattamento e
traduzione allo
spagnolo di
massimo barzizza)
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