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Intervista all'On. Francesca La Marca (PD) dopo la sua visita in Messico.

 

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2 novembre 2017 - Dopo la sua visita a Città del Messico, Puebla e Tlaxcala nei giorni scorsi, l'On. Francesca La Marca —deputata eletta con il Partito Democratico nella Circoscrizione America del Nord e Centrale— ha concesso la seguente intervista a Puntodincontro.

Quali sono stati i risultati del suo viaggio in Messico? Che novità ha trovato fra gli italiani in questo Paese?

Come sapete questa è stata la mia seconda visita nel corso di questa legislatura. Mi ero già fatta un'idea dopo il viaggio di due anni fa a Città del Messico, Chipilo e Puebla, ma devo dire che questa missione per me è stata molto proficua e ho avuto modo di rivedere persone che avevo già conosciuto e di incontrare tanta gente nuova.

Rispetto al viaggio precedente, ho scoperto molti più imprenditori giovani, che si sono trasferiti in Messico da poco. Queste nuove conoscenze hanno confermato quello che già sapevo dai dati, cioè che i rapporti tra i nostri due Paesi continuano a rafforzarsi e che la voglia di trasferirsi in questa nazione fra i professionisti italiani è in aumento.

Ho notato anche molto attaccamento all'Italia e un grande amore per la nostra patria, sia da parte dell'immigrazione presente da decenni, sia da parte dei

giovani che si sentono molto vicini al Bel Paese anche se, per fortuna, hanno trovato lavoro ed opportunità in terra azteca.

Il giorno prima della mia partenza, inoltre, ho avuto l'onore di incontrare il Governatore dello Stato di Tlaxcala, Marco Antonio Mena —una visita a cui sono stata accompagnata dal Capo della Cancelleria consolare dell'Ambasciata Paolo Epifani e dal Console onorario nello Stato di Puebla Stefano Stortoni. Durante l'incontro abbiamo parlato della possibilità di organizzare scambi vacanza-lavoro tra l’Italia e lo stato di Tlaxcala, soprattutto per i giovani.

Tutto questo mi riempie di energia e mi motiva ancora di più a lavorare per la comunità italiana in Messico.

Da sinistra, il Console onorario nello Stato di Puebla, Stefano Stortoni, l'On. Francesca La Marca, il Governatore dello Stato di Tlaxcala, Marco Antonio Mena, e il Capo della Cancelleria Consolare dell'Ambasciata d'Italia in Messico, Paolo Epifani.

Durante la sua visita, Lei si è riunita nella residenza dell'Ambasciatore Maccotta con l'On. Víctor Giorgana, Presidente della Commissione Affari Esteri della Camera federale dei Deputati messicana. Quali sono le possibilità reali di collaborazione fra i parlamenti dei due Paesi?

È così: durante la cena offerta dall'Ambasciatore ho imparato molte cose dalla conversazione che ho sostenuto con l'On. Giorgana, una persona davvero

gentilissima. Entrambi siamo stati d'accordo sul fatto che Italia e Messico possono collaborare ancora di più sul fronte della lotta contro la delinquenza organizzata, un problema che purtroppo riguarda entrambi i Paesi e su cui si è già avviata un'intensa cooperazione.

Abbiamo parlato poi del sistema di voto messicano e della nuova legge elettorale italiana, confrontando i due ordinamenti giuridici. Sono rimasta molto colpita, positivamente, da ciò che mi ha detto il Presidente Giorgana, comprese le disposizioni approvate per quanto riguarda l'uguaglianza di genere negli organi di rappresentanza e le iniziative per aumentare la presenza dei giovani di età inferiore ai 35 anni.

Si tratta di lezioni che credo che rappresentino qualcosa che l'Italia può imparare dal Messico e che senza dubbio porterò ai miei dirigenti. Lo scambio di vedute è stato, quindi, molto utile.

Da sinistra, l'Ambasciatore d'Italia in Messico, Luigi Maccotta, il Console Paolo Epifani, l'On. Francesca La Marca, il Direttore dell'Istituto Italiano di Cultura, Marco Marica, e l'On.Víctor Giorgana, Presidente della Commissione Affari esteri della Camera federale dei deputati.

Chi prevede che saranno i suoi avversari nelle elezioni del 2018 per quanto riguarda la Circoscrizione America del Nord e Centrale e perché pensa di avere vantaggi su di loro?

Francamente sono troppo occupata per pensare a chi saranno i miei avversari. Certamente sappiamo come si vota all'estero, per cui ci saranno tanti concorrenti, ma le liste si fanno a Roma e non all'estero —è importante fare questa precisazione— e verranno stilate poco prima delle votazioni, quando si scioglierà il Parlamento, all'inizio della campagna elettorale.

Non sto a preoccuparmi di chi saranno i miei concorrenti e ciò che posso dire è che ho sempre lavorato per le nostre collettività e continuerò a farlo. Ribadisco quello che ho detto all'Istituto Italiano di Cultura di Coyoacán la sera del mio arrivo in Messico: appena eletta mi sono promessa di mantenere sempre un rapporto stretto con le nostre comunità e credo di esserci riuscita, mediante visite e canali che ho mantenuto aperti per ricevere spunti e suggerimenti che possano contribuire a migliorare il mio lavoro.

Se il passato è un'indicazione del futuro, penso che non ci sia nulla da aggiungere, il mio impegno è stato dimostrato e continuerò a mantenerlo per le nostre collettività.

La Circoscrizione estero è davvero riuscita ad ottenere migliori condizioni per gli italiani all'estero da quando esiste?

Sì. A questo proposito vorrei usare come esempio l'ultima legge di bilancio, quella di esattamente un anno fa. È stata forse la più positiva, per quanto riguarda noi italiani oltre confine, che abbiamo visto negli ultimi dieci anni, dato che la nostra rappresentanza diretta in Parlamento esiste dal 2006.

Lo dico perché come gruppo PD siamo riusciti ad ottenere, mediante l'emendamento a prima firma La Marca, un importante aumento dei fondi —1.300.000 euro— destinati alla stampa all'estero, oltre a fondi aggiuntivi per le attività di promozione della lingua e della cultura e aumento delle dotazioni alle Camere di commercio nel mondo. Sono impegnata anche sul fronte dei finanziamenti ai Comites ed al CGIE.

Se facciamo, quindi, il paragone con dieci anni fa —per non parlare della situazione durante i governi Berlusconi, periodo nel quale ci sono stati tagli drastici che hanno penalizzato notevolmente gli italiani all'estero—, posso dire che senza alcun dubbio si è verificata una svolta positiva per i nostri connazionali nel mondo.

Perché, secondo lei, esistono avversari politici di questa Circoscrizione che ne hanno cercato di diminuire il numero di voti con l'emendamento, poi ritirato, che prevedeva l'annullamento del suffragio per corrispondenza?

Forza Italia (FI) ha sempre dimostrato non solo un grande disinteresse nei confronti degli italiani all'estero, ma addirittura —a mio avviso— ha mirato alla distruzione della loro rappresentanza politica. Come? Innanzitutto, e l'ho appena detto, l'abbiamo visto durante i vari governi Berlusconi con i tagli, veramente drastici, ai finanziamenti destinati alla promozione della nostra lingua e cultura nel mondo.

E poi, FI —in Italia e oltre confine—, con l'emendamento Brunetta, ha voluto penalizzare, in modo mirato, i nostri connazionali nel mondo con l'installazione di seggi nelle sedi consolari e l'eliminazione del voto per corrispondenza. Vista da fuori, l'iniziativa avrebbe magari potuto essere interpretata come un risparmio ed un'enfasi rivolta a chi ha interesse a votare, ma in realtà è tutto il contrario.

Brunetta e il suo gruppo non hanno preso atto della nostra realtà. Pensiamo, ad esempio, alla ripartizione Nord e Centro America: le distanze sono enormi, per cui l'implementazione dei seggi e l'eliminazione del voto per

corrispondenza significherebbe un aumento notevole dei costi ed un grande svantaggio per migliaia di connazionali.

Come potrebbero i nostri anziani in Messico, in Canada o negli Stati Uniti recarsi ai seggi? Questo dimostra chiaramente una mancanza di conoscenza e di rispetto nei confronti della nostra realtà.

Non dimentichiamoci, poi, che l'emendamento che è stato approvato, a prima firma Lupi [che prevede la candidabilità dei residenti in Italia alle circoscrizioni estere, ma non viceversa, NdR], viene proprio dal centro-destra ed è uno schiaffo a tutti i nostri connazionali residenti fuori dall'Italia.

Sono tutte dimostrazioni di avversione alla nostra Circoscrizione, che dimostrano una chiara intenzione di volerla distruggere.

Vuole aggiungere qualcosa per i nostri lettori?

Prima di tutto voglio ringraziare la comunità che ho avuto modo di conoscere e rivedere durante questa visita. Ringrazio anche le nostre rappresentanze diplomatiche.

L'accoglienza che ho ricevuto è stata veramente calorosa sia a Città del Messico che a Puebla e Tlaxcala. Purtroppo questa volta non è stato possibile visitare le altre collettività, ma spero di poterlo fare in un futuro prossimo, perché so che esiste una bella presenza italiana in città come Guadalajara e Monterrey.

Voglio che tutti sappiano che ho preso atto dei suggerimenti raccolti durante la visita e mi sto già attivando sui diversi punti che li compongono. Grazie di cuore a tutti.

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(massimo barzizza / puntodincontro.mx)