31
maggio 2017
- La Camera di Commercio Italiana in Messico
(CCIM) ha condotto, alcuni giorni fa, una
missione commerciale nello stato di Quintana
Roo sulla promozione e la tutela dei vini
italiani attraverso le denominazioni di
origine.
L'iniziativa è stata sviluppata in
collaborazione con Italy-America Chamber of
Commerce of Texas e la Confederazione
Nazionale dei Consorzi volontari per la
tutela delle denominazioni dei vini italiani
(Federdoc).
Sono stati selezionati 10 ristoranti di
questo Stato del Messico sud-orientale —in
base a requisiti che comprendevano la
presenza di piatti e vini italiani nel menù,
servizio di alta qualità, l'uso di
ingredienti e prodotti Made in Italy ed un
eccellente rating tra i loro clienti—, a
ognuno dei quali sono stati inviati 500
taccuini tascabili, creati da FEDERDOC,
sulle Denominazioni di Origine dei vini del
Belpaese.
L'obiettivo è stato quello di diffondere tra
i clienti informazioni sulle denominazioni
d'origine e la loro importanza per la tutela
dei prodotti enologici. I taccuini sono
stati consegnati insieme ad una descrizione
verbale di questo tema da parte del gestore
o del proprietario di ogni locale.
I ristoranti partecipanti sono stati:
Cenacolo Laguna, Locanda Paolo e La Dolce
Vita Centro (Cancún), Cenacolo Playa del
Carmen, Trattoria del Centro e 50 Friends (Playa
del Carmen), Il Bocconcino e Casa Violeta (Tulum),
Mamma Rosa (Isla Mujeres) e Sorrisi
(Cozumel).
Le attività si sono svolte sotto il
coordinamento e la supervisione di Paolo
Santoro, della CCIM, e di Cristiana Tirabovi
e Francesco Carnevale di Federdoc.
In Messico si consumano 100 milioni di litri
di vino all'anno (1 bottiglia per persona).
Si tratta di un mercato in evoluzione, che
ha visto negli ultimi anni una crescita
costante annua tra l'8 e il 10%, passando
dai 54 milioni di litri consumati nel 2006
ai 100 milioni del 2016 (+85% in 10 anni).
Il 31% del consumo è prodotto localmente ed
il restante 69% proviene dal mercato di
importazione. L'Italia è il terzo
esportatore di vino in Messico dopo Spagna e
Cile.
(massimo barzizza / puntodincontro.mx)
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