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La Marca (PD): incontro a Roma con l'Ambasciatore messicano Juan José Guerra.

 

 

 

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25 luglio 2018 - Sergio Marchionne è morto a Zurigo, nella clinica dove era ricoverato da fine giugno. Aveva 66 anni. Accanto a lui la compagna Manuela Battezzato e i figli Alessio e Tyler.

Secondo un articolo di Luca Fornovo pubblicato su “La Stampa”, «l’amministratore delegato di Fiat Chrysler Automobiles è entrato tre settimane fa all’Universitatsspital per un’operazione alla spalla destra. Tutto si doveva chiudere con una breve convalescenza. Ha attraversato una prima fase di recupero durante la quale c’è stata una complicazione improvvisa e inattesa che lo ha portato a un arresto cardiaco».

«È stato trasportato nel reparto di rianimazione dove non è stato attaccato a macchine che in modo sistematico lo tenessero in vita. Mentre era in rianimazione ha avuto un ulteriore attacco cardiocircolatorio che lo ha portato a un decesso naturale. Secondo fonti dell’ospedale il tumore non è la causa del decesso. Sulla camera ardente e sul funerale non ci sono ancora indicazioni».

La scorsa settimana si erano diffuse le prime voci di un aggravamento delle condizioni del manager, poi sabato la convocazione urgente dei consigli di amministrazione di FCA, Cnh Industrial e Ferrari, che lo avevano sostituito nei ruoli di vertice.

A spiegare la decisione era stato il presidente, John Elkann, che in una nota e in una lettera indirizzata ai dipendenti del gruppo aveva comunicato «profondamente addolorato» le condizioni del manager «che non avrebbe più fatto ritorno nel gruppo».

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(massimo barzizza / puntodincontro.mx)