21 maggio
2013 -
Spegne 50 candeline e in occasione del suo
anniversario, la Pantone LLC (standard
internazionale della catalogazione del
colore) festeggia ripercorrendo le tendenze
delle nuance che hanno influenzato la moda e
il design.
Perché il colore conta
più di quanto si possa pensare. È un
venditore silenzioso, che influenza dal 50%
all'85% le decisioni di acquisto ed è la
prima cosa che si nota in un marchio.
![](../images/scatolatiffany.jpg)
L'inconfondibile verde
delle scatole di Tiffany & Co.
Non a caso, da quando
diciotto anni fa la Corte Suprema americana
emanò la storica sentenza che il colore
poteva diventare un marchio registrato, i
più importanti brand mondiali iniziarono la
corsa da accaparrarsi la sfumatura che
maggiormente li rappresentava: dalle
iconiche scatole verdi di Tiffany alle
confezioni viola di Cadbury fino
all'inconfondibile suola rossa di Louboutin.
Le diverse tinte
stimolano i sensi ed esercitano una forte
influenza sull'umore delle persone,
determinando così il successo di un'azienda.
![](../images/hermesarancione.jpg)
L'arancione di Hermès.
Ne sa qualcosa Hermès che
ha fatto dell'arancione il suo simbolo,
trasformando una tonalità conosciuta da
tutti per il suo calore e per la sua
effervescenza in una nuance più morbida e
altamente riconoscibile per conferire status
e lusso.
Il rosso Valentino,
invece, negli anni '80 ha saputo riflettere
lo spirito glamour delle donne e la loro
voglia di affermazione.
Infine Donna Karan, con
il suo nero, ha legittimato la voglia di far
carriera delle donne moderne, realizzando
mise minimaliste e sofisticate, dalle spalle
larghe e dalla silhouette affilata.
(puntodincontro.mx /
adattamento e
traduzione allo
spagnolo di
massimo barzizza)
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