14
gennaio 2015
-
Apre domani alle ore 19 al Centro Nazionale delle Arti (CENART)
di Città del Messico la “Mostra Impossible”
di Leonardo, Caravaggio e Raffaello,
un'esposizione che utilizza tecnologia
digitale di riproduzione delle immagini per
riunire in un unico spazio opere di tre
grandi maestri italiani del Rinascimento
esposte in diverse città e Paesi del mondo.
«La “Mostra impossibile” è un progetto dalla
RAI−Radiotelevisione italiana —ha spiegato
ieri l'ambasciatore d'Italia in Messico
Alessandro Busacca— per avvicinare il grande
pubblico, in particolare gli studenti, alla
storia dell'arte ed ai suoi protagonisti. Si
tratta di un'iniziativa che segue rigorosi
criteri filologici utilizzando tecnologie di
punta. Si compone di tre mostre personali di
opere di Da Vinci, Sanzio e Merisi che
riuniscono 57 pezzi tra i quali i due
dipinti probabilmente più famosi al mondo:
“L'ultima cena” di Leonardo e “La scuola di
Atene” di Raffaello. Dal 2003 questa
produzione è stata esposta a Milano, Roma,
Napoli, Malta, Chicago, Torino, Salerno,
Catania e Todi, e in queste tappe è stata
visitata da circa 800 mila persone».
Il progetto è stato ideato e diretto da
Renato Parascandolo con la collaborazione
scientifica di Ferdinando Bologna. La
realizzazione in Messico è stata coordinata
da Gianni Vinciguerra, addetto culturale
dell'Ambasciata d'Italia.

L'Ambasciatore d'Italia
Alessandro Busacca e il
Direttore Generale
del CENART Ricardo Calderón durante
l'incontro con i media
per la presentazione della mostra.
Ricardo Calderón, Direttore generale del
Centro Nazionale delle Arti, ha annunciato
durante la conferenza stampa di
presentazione di questa iniziativa che
«Grazie alla gentilissima collaborazione
dell'Ambasciata e dell'Istituto Italiano di
Cultura, durante il periodo di tre mesi in
cui la mostra rimarrà aperta, riceveremo la
visita di tre specialisti italiani di alto
livello che verranno ad impartire conferenze
sull'esposizione. Si tratta di Claudio
Strinati —storico, curatore e critico d'arte
che, tra le altre funzioni, ha prestato
servizio come soprintendente delle gallerie
di opere d'arte a Genova e a Roma—,
Salvatore Settis —docente universitario in
archeologia greca e romana dedicato allo
studio e all'insegnamento di arte classica—
e Cristina Acidini, storica dell'arte e
soprintendente per il Polo Museale della
città di Firenze. Le date esatte delle loro
partecipazioni saranno diffuse a breve, una
volta conclusa la stesura del calendario».

Clicca
sull'immagine per scaricare la timeline
che descrive il contesto storico della
mostra.
Per sottolineare il carattere educativo,
informativo e di comunicazione di questa
iniziativa, è stato incluso anche un
programma dedicato ai giovanissimi. Susana
Rios, coordinatore nazionale per lo sviluppo
culturale infantile del Conaculta, ha
spiegato: «Non potevamo perdere questa
opportunità unica per avvicinare i giovani
del XXI secolo
all'epoca, alla vita e alle opere di tre
grandi maestri del Rinascimento. Il
programma che abbiamo preparato comprende
teatro, musica, danza, narrazione e diversi
workshop relativi ad alcuni dei pezzi
esposti. Le attività si svolgeranno ogni
fine settimana in diverse zone delle
installazioni del CENART da sabato 17
gennaio fino al termine della mostra.
L'ingresso è gratuito e i particolari, le
date e gli orari saranno disponibili sul
sito
www.alasyraices.gob.mx».
«Per quanto riguarda gli spettacoli
artistici —ha continuato la funzionaria—, ci
sarà una rappresentazione teatrale “in
miniatura” della compagnia Facto Teatro
dedicata alla cucina ed ai suoi segreti, una
delle passioni di Da Vinci, intitolata
“Cucinando con Leonardo”. È in programma,
inoltre, un concerto dal titolo “Musica e
danza al tempo di Leonardo da Vinci”, con
brani del XV e XVI secolo a cura di Denia
Diaz. Per quanto riguarda le narrazioni
orali, i nostri cantastorie racconteranno ai
bambini episodi della vita e del lavoro di
Caravaggio, Leonardo e Raffaello. Nel
settore dell'esplorazione delle arti,
abbiamo roganizzato workshop teatrali in cui
i bambini potranno ricreare momenti
prendendo lo spunto da alcuni dei paesaggi
dei quadri esposti. Sono anche previsti
brevissimi corsi di pittura per incoraggiare
la sperimentazione, in cui i bambini
potranno giocare con la luce e le ombre come
fecero i grandi maestri e verranno
incoraggiati a ricreare alcune delle
immagini viste alla mostra».

(massimo barzizza / puntodincontro.mx)
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