
Ore 12:45 – Il ministero messicano delle Infraestrutture (Sict) ha ribadito che i servizi di trasporto passeggeri offerti da piattaforme digitali, come Uber, non sono autorizzati a operare all’interno degli aeroporti nazionali.
In una nota, l’ente governativo ha precisato che nessuna società di app ha ricevuto un permesso specifico per fornire questo tipo di servizio.
Il Sict ha spiegato che Uber ha presentato un ricorso legale contro le operazioni di controllo condotte dalla Guardia Nazionale negli aeroscali del Paese, attuate proprio a causa della mancanza di tale licenza.
Il tredicesimo tribunale amministrativo di Città del Messico ha concesso una sospensione alla compagnia. La decisione mira a far sì che i controlli vengano eseguiti in stretta conformità con la Legge Federale su Strade, Ponti e Trasporto e le relative norme.
Ciononostante, Il Sict ha messo in evidenza che il verdetto non equivale a un’autorizzazione per svolgere il servizio di trasporto passeggeri. «La sentenza stabilisce solo che le operazioni di verifica non siano arbitrarie o discriminatorie, ma non conferisce a Uber la facoltà di operare in modo lecito negli aeroporti», ha concluso il ministero.
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