
Ore 12:54 – «Una nuova legge del governo Meloni renderà le domande di cittadinanza ancora più difficili».
È questo, in sintesi, l’allarme che lancia l’On. Christian Di Sanzo (Partito Democratico), deputato eletto in Nord e Centro America, sulla nuova legge sui servizi consolari per i cittadini all’estero approvata alla Camera dei Deputati il 14 Ottobre.
«La nuova legge è una iniziativa del governo Meloni, un altro attacco ai connazionali nel mondo», afferma il parlamentare.
«Renderà, infatti» —aggiunge— «le pratiche di richiesta di cittadinanza ancora più difficili. Oggi devono essere concluse per legge entro due anni e vengono esaminate dagli uffici consolari sul territorio estero dove il cittadino si rivolge. Quello che il governo Meloni ha proposto è di incrementare il numero di anni per processare ogni pratica da due a quattro e di centralizzare tutte le richieste presso un ufficio centrale a Roma, al quale sarà possibile fare domanda solo via posta cartacea da tutto il mondo, un vero e proprio modo per rendere la vita degli italiani all’estero ancora più difficile».
Di Sanzo sottolinea come, durante il dibattito parlamentare, il suo partito sia riuscito a contenere gli effetti negativi del provvedimento: «solo grazie ai miei emendamenti, insieme al collega Toni Ricciardi e agli altri deputati eletti all’estero del Pd, siamo riusciti a limitare i danni. Abbiamo ottenuto che i tempi per processare le pratiche salgano solo a tre anni e non a quattro. È comunque un peggioramento rispetto alla situazione attuale. Inoltre, abbiamo posticipato l’applicazione della norma che partirà solo dal 2028 e, fino ad allora, ci si potrà ancora rivolgere al proprio consolato per le pratiche di cittadinanza».
Foto: governo.it