
Ore 11:04 – (aise) Doppio appuntamento in Messico per l’Istituto Grandi Marchi (Igm), realtà ambasciatrice dell’eccellenza enologica italiana nel mondo. Le 18 famiglie del vino Igm hanno portato il proprio savoir-faire nel cuore dell’America Latina con due incontri, prima a Città del Messico e poi a Cancún.
Le attività si sono aperte lunedì 20 ottobre al W Hotel di Città del Messico, che ha ospitato una lezione magistrale dedicata alla scoperta delle cantine dell’Istituto, seguita da una degustazione che ha dato il via a un viaggio tra i territori e le denominazioni che rappresentano l’apice qualitativo dell’Italia vitivinicola.
Lo stesso formato si è poi ripetuto mercoledì 22 ottobre al Live Aqua di Cancún, per una preziosa occasione di incontro direttamente sullo sfondo del Mar dei Caraibi a cui ha preso parte un folto gruppo di rappresentanti del settore anche delle aree di Playa del Carmen e Mérida.
L’evento ha visto la presenza di circa 400 persone, tra acquirenti, sommelier e operatori Ho.Re.Ca che hanno confermato, anche in questa parte del globo, il crescente interesse per la cultura del vino italiano.
«La scena messicana si sta rivelando in costante crescita, guardando all’Italia come punto di riferimento per stile, autenticità e valore culturale nel panorama enologico internazionale», si legge in un comunicato.
«L’appuntamento in Messico è stato segnato da grande vivacità e dal desiderio di conoscere più a fondo i vitigni e i territori del Belpaese», ha dichiarato Alberto Tasca, vicepresidente dell’Igm e console onorario del Messico per la Sicilia.
«Ancora una volta» —ha aggiunto— «l’Istituto ha confermato la sua vocazione a rappresentare il vino italiano nel mondo, valorizzando la diversità come fonte di forza e identità comune. Il vino, insieme al cibo, è un linguaggio universale che unisce i popoli, favorendo la condivisione in presenza di emozioni, culture e sensazioni. In Messico abbiamo vissuto incontri autentici, arricchiti da abbinamenti sorprendenti che hanno mostrato la capacità del vino italiano di dialogare con le cucine del mondo, mantenendo saldi i valori di tradizione familiare, territorio e qualità».
Foto: italiaatavola.net










