
Ore 04:05 – È scomparso a Città del Messico l’imprenditore Ferruccio Tinghi, rappresentante di MaxMara e figura chiave nel rafforzamento delle relazioni bilaterali con l’Italia,
Nel 2011, la Camera di commercio italiana gli conferì il Premio Italia-Messico alla carriera.
«Parlare con il signor Tinghi, scomparso oggi» —scrive Lupita Aguilar in un articolo pubblicato dall’Agenzia Reforma— «è stato come aprire le porte al meglio della conoscenza umana. Diverse discipline si sono rivelate nella conversazione tra questo gentiluomo italiano e i suoi ascoltatori, apprendisti nelle materie da lui padroneggiate».
«Credo nell’onestà che ci permette di vedere le persone faccia a faccia. Nell’integrità come valore non negoziabile, nell’uguaglianza come principio di trattamento per i collaboratori e i visitatori della nostra boutique di moda europea. Qui, il rispetto e la dignità vengono praticati senza distinzioni di razza o condizione. Questo è il motto, affermava dall’ingresso della boutique Max Mara di Polanco».
«Alla sua etica di valori si aggiunse un aggettivo, forse il suo preferito: l’eleganza vestita da donna. Discreta e in un’unica linea. Morbida e senza gridare, un’armonia travestita da bellezza, che condivideva sempre dietro i suoi occhiali di impeccabile empatia».
«Umanista con uno scopo globale, Don Ferruccio Tinghi ci incoraggiava a mettere da parte il pessimismo e, invece dello scoraggiamento, a raccogliere la bandiera dell’ascesa verso un futuro pieno di speranza. Con cinquant’anni di esperienza in Messico, l’imprenditore apprezzava profondamente questo Paese per aver accolto lui e le sue amate figlie. Come famiglia, avevano trovato terreno fertile per seminare un’attività onesta, sforzi, amici e collezioni che, per la qualità dei loro contenuti, trascendono le generazioni».
Foto: heraldo.mx – Agencia Reforma
Una belleza de persona, gracias por todo Sr. Tinghi
Mis condolencias a sus amadas hijas Elena y Francesca. Descanse en paz. Un sincero abrazo.
Juan Fernando