L’ARIM: ecco il profilo dei ricercatori italiani in Messico

Ore 04.08 – L’Associazione dei ricercatori italiani in Messico (ARIM) rappresenta un’importante realtà nel panorama del Sistema Italia, l’insieme delle componenti istituzionali, imprenditoriali, culturali, politiche e sociali che concorrono allo sviluppo del Bel Paese in questa nazione nordamericana.

Nel 2016, dopo la creazione un anno prima dell’ufficio per la cooperazione scientifica e tecnologica dell’Ambasciata d’Italia in Messico e con l’appoggio dell’addetta scientifica, Emilia Giorgetti, venne costituito un gruppo di lavoro con la finalità di individuare gli studiosi italiani e riunirli in modo simile a quanto era già stato fatto in altre nazioni del mondo.

L’ARIM fu così formalmente costituita nel novembre del 2017, con la missione di promuovere la scienza del Bel Paese. Uno dei suoi primi compiti fu l’elaborazione di un censimento, il cui risultato indica che i connazionali presenti in territorio messicano che si dedicano alla ricerca sono circa 200, 63% uomini e 37% donne, di 46 di anni età media.

Il 38% sono residenti in Messico da 5 anni o meno, il 16% da 5-10 anni e il 46% da più di 10 anni.

Si segnala inoltre che la maggior parte ha ottenuto il grado di studi piú alto (dottorato, master o laurea) in Italia (46%) e in Messico (42%). Quest’ultimo dato è interessante a dimostrazione del fatto che vari ricercatori italiani considerano la formazione post-laurea in Messico come una importante opportunità di crescita professionale. Il 12% dei censiti ha ottenuto il grado specialistico in altri Paesi, principalmente negli Stati Uniti e altre nazioni dell’Unione Europea.

Sebbene l’ARIM sia per definizione un’associazione di cittadini italiani, il 30% dei suoi membri conta con un secondo e, in alcuni casi, un terzo passaporto. In particolare, molti dei residenti in Messico da piú di 20 anni sono naturalizzati messicani. Altre nazionalità osservate tra gli iscritti sono l’argentina, l’uruguayana, la venezuelana e la boliviana.

Sono presenti in Messico ricercatori che provengono da quasi tutte le regioni italiane, con una particolare rappresentanza di originari della Lombardia (15), Piemonte (9), Toscana (9) e Sicilia (8).

Un’alta percentuale opera nella capitale, Cittá del Messico (46%), seguita dagli Stati di Morelos, Querétaro, Guanajuato e San Luis Potosí.

Circa il 75% dei ricercatori italiani presenti nel Paese lavora in una universitá pubblica o privata messicana. L’11% svolge le proprie attività presso centri di ricerca del CONACyT in differenti Stati messicani ed il 12% collabora con istituzioni parastatali, organizzazioni non governative o per proprio conto. Il 65% beneficia di una posizione contrattuale fissa, mentre il resto corrisponde alla figura di ricercatori/docenti a contratto o cattedra CONACyT.

Per quanto riguarda l’appartenenza dei ricercatori italiani al Sistema Nacional de Investigadores (SNI) —creato nel 1984 per riconoscere il lavoro di persone dedite alla produzione di conoscenza scientifica e tecnologica— il 67% dei censiti conta con almeno uno dei livelli riconosciuti dal CONACyT. La maggior parte (26%) appartiene al livello I, il 19% al II, l’11% al III el il 10% al livello di Candidato. Si segnala in questa prima inchiesta un solo caso appartenente alla categoria “Emerito”, sebbene esista evidenza di altri cittadini italiani che hanno raggiunto questo grado, ma non hanno risposto all’inchiesta.

Si osserva un sostanziale equilibrio per quanto riguarda l’appartenenza alle aree disciplinari delle scienze fisiche-naturali e sociali (45% per ognuna).

Un dato interessante è che la maggior parte dei ricercatori italiani in Messico (75%) non collabora con atenei o enti di ricerca del Bel Paese, sebbene molti si siano dimostrati disponibili a esplorare questa possibilità per progetti bilaterali, dipendendo da condizioni e situazioni da valutare, tanto di tipo economico come tematico.

Recentemente l’ARIM ha ottenuto il riconoscimento ufficiale del CONACyT in Messico e del ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale in Italia ed ha stabilito una importante relazione con le associazioni dei ricercatori italiani negli Usa, soprattutto in Texas.

Le informazioni contenute in questo articolo sono state estratte dal rapporto “Profilo, dati statistici, rilevanza socio-territoriale e prospettive” disponibile sul sito web https://associazionearim.weebly.com/.

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