Il Tecnopolo di Bologna sarà uno dei più grandi centri digitali del mondo

Il Tecnopolo di Bologna sarà uno dei più grandi centri digitali del mondo

Ore 10.05 – Al Tecnopolo di Bologna sta nascendo un sito nazionale ed internazionale per le nuove tecnologie, megadati, climatologia e sviluppo umano che occuperà gli oltre 120mila metri quadrati di superficie dell’ex Manifattura Tabacchi della città, progettata e realizzata nel 1952 dall’ingegnere, imprenditore e accademico Pier Luigi Nervi.

Si tratta di un importante intervento di riqualificazione urbana: gli spazi vengono oggi reinterpretati per ospitare infrastrutture di calcolo come quelle del Centro europeo per le previsioni meteorologiche a medio termine o il supercomputer Leonardo del Cineca, uno dei cinque più potenti nel mondo, oltre ad attività all’avanguardia nel campo della ricerca e dello sviluppo, aree comuni per incubatori e la sede di alcuni importanti istituti scientifici italiani.

L’iniziativa si inserisce in un ecosistema territoriale che ha visto la Regione Emilia-Romagna far nascere 10 tecnopoli della ricerca, con 20 sedi collocate al centro delle filiere più importanti, sostenere oltre 80 laboratori di ricerca accreditati, finanziare 300 dottorati e borse di studio, centinaia di progetti di innovazione imprenditoriale, nuove aree dedicate alla nascita, lo sviluppo e l’accelerazione delle start-up e 9 associazioni “cluster” formate da oltre 600 soggetti pubblici e privati che operano nelle più importanti filiere regionali.

Grazie al Tecnopolo di Bologna, l’Italia godrà di una posizione di vantaggio nell’ambito della capacità informatica: qui si concentrerà l’83 per cento della potenza di calcolo nazionale e il 20 per cento di quella europea, con il Bel Paese in un ruolo decisivo per mettere l’Europa in grado di competere con gli Usa e la Cina.

Oltre al Data Center del Centro Meteo Europeo, al supercomputer Leonardo e all’IFAB (International Foundation Big Data and AI for Human Development), al Tecnopolo di Bologna è già previsto l’insediamento, fra gli altri, del Centro di ricerca ENA negli ambiti delle energie rinnovabili e dell’economia circolare; Agenzia Italia Meteo, Centro Ricerca dell’Università di Bologna; Biobanche e Scienze della Vita dell’Istituto Ortopedico Rizzoli; Competence Center Nazionale BI-Rex per industria 4.0; INAF (Istituto Nazionale di Astrofisica e Scienza dello Spazio) ed Art-ER, società consortile della Regione Emilia-Romagna per la ricerca e l’innovazione, che associa tutte le Università e i Centri di ricerca nazionali presenti nel territorio.

All’interno dell’INAF, ci sarà anche la direzione e la sede amministrativa dell’Osservatorio CTA, il Cherenkov Telescope Array —il più grande e sensibile osservatorio al mondo per studiare i raggi gamma dell’Universo— con una rete di 118 telescopi, tra i quali anche uno nello Stato di Puebla, in Messico.

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