«Tra Messico e Italia quantità industriali di reciproco interesse»

Ore 11.26 – Alla presenza di Bernardo Aguilar, direttore generale per l’Europa del ministero messicano degli Affari Esteri (Secretaría de Relaciones Exteriores, SRE), in rappresentanza del ministro Marcelo Ebrard; Lorenzo Córdova, consigliere presidente dell’Istituto Nazionale Elettorale; Maximiliano Reyes, sottosegretario per l’America Latina e i Caraibi della SRE; Verónica Martínez, vice presidente del Senato della Repubblica; Juan Pablo Montes de Oca, presidente del Gruppo di amicizia Messico-Italia della Camera dei Deputati; l’on. Javier Joaquin López Casarín e diversi rappresentanti dei ministeri della Difesa, della Marina e della Guardia Nazionale, l’Ambasciatore d’Italia in Messico, Luigi De Chiara, ha rivolto ieri un discorso agli oltre mille partecipanti riuniti all’Istituto Italiano di Cultura per la celebrazione del 76° anniversario della Repubblica Italiana.

«Il 2 giugno» —ha detto De Chiara— «è la data del 1946 in cui si è svolto il referendum, il primo voto a suffragio universale con cui gli italiani decisero di porre fine alla monarchia e stabilire una forma politica di organizzazione statale di repubblica parlamentare. In Italia è un giorno molto amato da tutti e si celebra anche all’estero».

«Con sentimenti un po’ contrastanti ieri stavo pensando a cosa dire oggi, perché io sono arrivato qui nell’ottobre 2019 e questa è la prima volta che ho l’opportunità di festeggiare in presenza la Festa della Repubblica».

«Sono stati tempi di crisi e lo sono ancora. Non dimentichiamo, non possiamo dimenticare, che c’è una guerra in corso in Europa a causa dell’ingiustificabile invasione russa dell’Ucraina. C’è chi dice che è una guerra lontana, che siamo in Messico, che è un conflitto europeo… Sono totalmente d’accordo, ma si tratta di una guerra iniziata in flagrante violazione di tutti i principi fondamentali del diritto internazionale, principi che regolano la pacifica convivenza e la collaborazione tra le nazioni. I nostri pensieri —oggi che si compiono 100 giorni dall’inizio della guerra— vanno alle sofferenze della popolazione civile in Ucraina».

«Come ambasciatore d’Italia, ma anche come italiano e come europeo, sono molto grato al governo messicano che ha condannato con fermezza e inequivocabilità l’aggressione della Russia contro l’Ucraina e mi auguro e spero che questa posizione non solo si mantenga, ma si rafforzi fino alla fine delle operazioni belliche in Ucraina e il ristabilimento del diritto internazionale».

«In questi tempi difficili non siamo rimasti con le mani in mano. In Messico non abbiamo smesso di promuovere nuove iniziative di collaborazione dell’ambasciata e delle altre istituzioni del Sistema Italia. Devo sottolineare che l’Ambasciata del Messico in Italia ha fatto lo stesso, per creare nuovi spazi e nuovi canali di collaborazione tra i nostri due Paesi e soddisfare la crescente domanda di Italia in Messico e di Messico in Italia».

«Voglio ringraziare, perché è la prima volta che posso farlo pubblicamente, i colleghi dell’ambasciata e del consolato e non solo a loro, ma anche l’Istituto di Cultura —nel cui fantastico giardino siamo ora riuniti—, la Dante Alighieri, la Camera di commercio italiana in Messico —che sarà presto affiancata da una Camera di commercio messicana in Italia—, l’Istituto per il Commercio estero italiano, il Comites —che ha una nuova composizione dopo le recenti elezioni—, l’Associazione Italiana di Assistenza —che ci aiuta molto con i connazionali in difficoltà— e tutti gli italiani e gli italo-messicani che costituiscono la nostra comunità in Messico. È una collettività molto attiva e dinamica, che continua a crescere a testimonianza dell’evoluzione delle relazioni tra i due Paesi».

«Con entusiasmo, ora che il Covid ci permette di viaggiare, abbiamo ripreso l’organizzazione di nuove iniziative. Dall’Italia stanno arrivando molte delegazioni commerciali, stiamo firmando accordi di cooperazione, tra cui un importante accordo di collaborazione tra la Guardia Nacional e l’Arma dei Carabinieri, e con il Gruppo di amicizia Messico-Italia della Camera dei Deputati svilupperemo sicuramente attività di contatto e dialogo».

«Sono stati due anni molto attivi da un punto di vista generale nell’ambito delle relazioni estere dell’Italia. Nel 2021 abbiamo avuto una presidenza di grande successo —non lo dico io, ma il mondo intero— del G20, che è stata anche l’occasione per la visita di molti membri del governo federale, tra cui due volte il cancelliere Ebrard. Abbiamo poi aiutato il Regno Unito a organizzare la COP 26 sui cambiamenti climatici. Quest’anno, tra pochi giorni, assumeremo la presidenza dell’OCSE, dove partecipa anche il Messico».

«Non farò un elenco delle attività che stiamo preparando per la seconda metà dell’anno, ma voglio citare nello specifico due iniziative: per la prima volta il ministero degli Affari Esteri sta lanciando una campagna per promuovere il marchio del Paese a livello globale e lo sta facendo esclusivamente usando canali virtuali. La campagna si chiama Be IT, «sii Italia» in inglese, ed è importante perché ci stiamo adattando ai nuovi media. L’iniziativa è rivolta a 26 Paesi e il Messico è uno di loro. Vi invito attraverso i social network dell’ambasciata a visitare le pagine di Be IT, perché sono piene di contenuti molto interessanti, video bellissimi ed esempi di tutti i settori in cui l’Italia è un’eccellenza a livello globale. È anche molto formativa, soprattutto per un Paese come il Messico, perché siamo due nazioni molto complementari e simili e credo che il Messico possa trarre vantaggio dall’esperienza italiana per trasformare alcune vocazioni naturali, come il design e la creatività, in attività economiche che generano prosperità. Il secondo evento che voglio citare è il fatto che l’Italia ha presentato la candidatura di Roma ad ospitare l’Esposizione Universale. Si è appena conclusa quella di Dubai dove il Messico ha vissuto un’ottima esperienza. Per la candidatura di Roma nel 2030 è stato scelto un tema affascinante: la rigenerazione urbana a vantaggio della sostenibilità. Le Nazioni Unite stimano che entro il 2050 il 70% della popolazione mondiale vivrà in un contesto urbano, per cui le nostre città subiranno una trasformazione piuttosto profonda. Credo che sia un tema importante e che l’Italia abbia la capacità di organizzare una buona Expo, come abbiamo già fatto a Milano. Spero che il Messico e il resto della comunità internazionale possano appoggiare Roma e darle l’opportunità di organizzare un’Expo grande e di successo».

«Dicevo nei giorni scorsi che è un privilegio e un vero piacere rappresentare l’Italia in Messico, poiché abbiamo molte cose in comune, non ci sono barriere culturali non ci sono sistemi diversi. Tra messicani e italiani mi sembra che ci siano davvero quantità industriali di reciproco interesse, apprezzamento reciproco, rispetto reciproco e anche affetto reciproco. Viva l’Italia! Viva l’Unione Europea! Viva il Messico! Viva l’amicizia tra italiani, europei e messicani!», ha concluso tra gli applausi l’ambasciatore.

Il discorso dell’Ambasciatore De Chiara sottotitolato in Italiano

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