Ore 07.10 – Per sfruttare la tendenza al nearshoring nel corso del 2023, il Governo di Città del Messico sta predisponendo nuove tattiche basate sulla generazione di incentivi fiscali e sul sostegno alla costituzione di sedi societarie.

Pochi giorni fa, in conferenza stampa, il capo del Segretariato per lo sviluppo economico della capitale (Sedeco), Fadlala Akabani Hneide, ha spiegato che il suo gruppo di lavoro sta mettendo a punto un nuovo progetto che mira a semplificare la delocalizzazione delle filiere al fine di rilanciare l’economia locale.

La strategia si concentra su due assi: il primo gira attorno alla progettazione di incentivi fiscali e amministrativi per favorire l’insediamento di società orientate al mercato statunitense nell’area di Vallejo, con particolare attenzione all’accelerazione del rilascio dei permessi.

«Stiamo collaborando con i proprietari di fabbricati industriali per favorirne l’ammodernamento e offriamo consulenza per accelerare il rilascio delle autorizzazioni con l’obiettivo di semplificare i processi legati agli investimenti», ha sottolineato il segretario.

Il secondo asse è quello di promuovere la costituzione di società legate al nearshoring nella capitale del Paese, anche nei casi in cui se le operazioni industriali si svologono in altre regioni del Messico.

«Indipendentemente dalla sede degli stabilimenti produttivi, in qualsiasi Stato del Paese, stiamo dando tutte le facilitazioni alle aziende che desiderano registrare il domicilio fiscale delle loro attività a Città del Messico con uffici che fungono da centro operativo. Molte aziende europee e statunitensi hanno scelto la capitale come base della strategia e delle operazioni IT per tutta l’America Latina», ha aggiunto.

La Zona Industriale Vallejo si trova nella parte settentrionale della Delegazione Azcapotzalco di Città del Messico. Il suo sviluppo iniziò all’epoca della presidenza di Porfirio Díaz con la trasformazione di vecchie terre di hacienda di proprietà di Antonio Vallejo.