Ore 18.55 – Sono otto le destinazioni in cui i corto e medio metraggi del BANFF Centre Mountain Film Festival —una rassegna di film selezionati tra i finalisti all’omonimo festival canadese—, conducono lo spettatore in un crescendo di meraviglia, stupore, ispirazione e gli permettono di disegnare una personale geografia di luoghi da esplorare, esperienze da provare, culture da approfondire.
Il BANFF Italia è un appuntamento annuale che fa tappa nelle principali città del Bel Paese tra fine gennaio e i primi di aprile (per informazioni su città e date https://www.banff.it), con un nuovo programma di film a ogni edizione.
La raccolta proposta quest’anno racconta storie di avventura, esplorazione, montagna e sport, mostrando la bellezza dei grandi spazi e risaltando valori come l’amore per la natura e il rispetto per l’ambiente.
Ciò che rende eccezionali e coinvolgenti le immagini di queste pellicole è senza dubbio la scelta di luoghi di impronunciabile bellezza, una panoramica sulle incredibili destinazioni di viaggio in cui i paesaggi incontaminati sono protagonisti indiscussi.
Tra i siti descritti, non poteva mancare una delle destinazioni più apprezzate dal turismo, il Messico. La luce e le sfumature di questo Paese ricco di storia, arte e natura, si ritrovano nelle immagini di Colors of Mexico, per la regia di Pierre Henni e Kilian Bron.
Entrambi si sono recati nella terra dei Maya e degli Aztechi nel marzo 2021, accompagnati da Pierre Dupont, esperto di droni FPV, e Benjamin Durand, assistente di produzione e locale di scena.
Nel bel mezzo della stagione secca il Paese ha offerto una tavolozza di colori senza precedenti e una gamma di possibilità per pedalare all’estremo su diversi tipi di terreno e catturare tutto in immagini.
Il video di 4 minuti e mezzo mostra la ricchezza del territorio attraverso una moltitudine di riprese che si susseguono ad un ritmo costante. Con le musiche originali di Léo Lunel e Perrine Le Guennec, Colors of Mexico va dalle facciate colorate delle case di Guanajuato ai vulcani Popocatépetl (5.300 metri di altitudine) e Colima, attraversando campi di agave e foreste di pini, sulla vecchia linea funicolare della Barranca de Huentitán e lungo la costa del Pacifico.
«Non si può riassumere un viaggio semplicemente visitando dei luoghi», ha spiegato Bron. «La maggior parte dei nostri ricordi sono momenti condivisi con la popolazione locale. Abbiamo avuto la possibilità di incontrare persone fantastiche e questo è ciò che ricordiamo di più del Messico! Non importa quali siano le circostanze, siamo stati accolti e aiutati nel modo migliore».