Ore 16.25 – «In questo luogo, che tanto bene ha fatto alla città durante la pandemia, i poveri si chiamano amici». Con queste parole è iniziata la visita del cardinale Carlos Aguiar Retes al terreno nel centro di Città del Messico dove si costruirà la sede della Comunità di Sant’Egidio.
Aguiar Retes —nato a Tepic il 9 gennaio 1950— dal 7 dicembre 2017 è arcivescovo metropolita di Città del Messico e primate del Paese latinoamericano.
In tanti —amici, giovani universitari, senzatetto, bambini delle Scuole della pace— hanno potuto conversare a lungo con il cardinale e raccontare ognuno dal suo punto di vista come la Comunità sia un luogo di accoglienza, un riparo sicuro in una città tanto caotica, dispersiva e a volte rischiosa.
Aguiar ha voluto salutare personalmente i più poveri, conoscere bene le loro storie per capire meglio come la Comunità abbia lottato durante la pandemia per sostenere più di 1.500 adulti ed anziani che settimanalmente si recavano al terreno in cerca di cibo e sostegno.
Con semplicità durante questa visita si è manifestato —ha detto il responsabile della Comunità César Cárdenas— «come l’amicizia con i poveri ci permette di vedere ogni giorno la realtà cosi com’è. Ascoltarli accompagnati dalla lettura del Vangelo è e sarà la nostra scuola. Con loro capiamo il significato dell’ingiustizia e ci sforziamo di capire come prenderci cura degli altri».
Il cardinale ha espresso il suo apprezzamento per la passione con cui si aiutano ed amano le persone bisognose, per le iniziative realizzate nella diocesi e per lo sforzo di mantenere aperto il dialogo interreligioso ed ecumenico in una città “mondo” che ospita rappresentanti religiosi di differenti fedi e culture.