Ore 11.56 – A fine novembre si è svolta a Matera la seconda edizione di Roots-in, evento organizzato dalla Regione Basilicata e dall’Enit —Agenzia Nazionale del Turismo— per mettere in contatto gli operatori del settore di diversi Paesi del mondo, tra cui il Messico, con l’offerta italiana nel quadro della promozione del turismo di ritorno, che mira a ricongiungere i discendenti dei migranti con i luoghi di origine dei loro antenati.
Nel corso della cena organizzata per accogliere ufficialmente gli oltre 90 rappresentanti di aziende e della stampa provenienti da Australia, Argentina, Brasile, Messico, Stati Uniti, Austria, Spagna e Regno Unito, Puntodincontro ha intervistato Antonio Nicoletti, direttore generale dell’Agenzia di Promozione Territoriale della Basilicata.
In Messico, in Bassa California, è in corso la costruzione di Sassi del Valle, un borgo ispirato alla città di Matera che ospiterà alberghi, ristoranti, bar, caffetterie e negozi per rilanciare il commercio locale e fungere da attrazione turistica. Qual è la sua opinione su questa iniziativa?
Quando ho saputo del progetto di sviluppo di Sassi del Valle, mi è sembrata una notizia inaspettata, ma il mio lavoro è promuovere la Regione Basilicata, dove si trova Matera, e ho pensato «Bello, è un’idea particolare che senz’altro potrà aiutare a creare delle connessioni», perché dobbiamo creare opportunità e scambi. Mi ha stupito che un’iniziativa di questo genere sia nata addirittura in Messico, per cui ringrazio chi l’ha ideata e la sta realizzando.
Come può Roots-in avvicinare il Messico all’Italia?
Per quanto riguarda il programma Roots-in, noi siamo impegnati in questi anni a dare la massima visibilità possibile a una Regione che è ancora sconosciuta al turismo internazionale. Questo, da un lato è un bene, perché il mercato cerca sempre le originalità e noi siamo una novità per i turisti del Messico e di altri Paesi e continenti. Trovare la nicchia, la strada del turismo delle radici ci ha consentito di individuare una tipologia che si sposa perfettamente con quello che noi vogliamo: visitatori rispettosi dei luoghi, attenti alle comunità, che cercano l’incontro con le persone e lo scambio culturale ed emotivo più che attività di carattere commerciale. Aver organizzato la seconda edizione di Roots-in e vedere qui tutti questi operatori ed il fermento che stiamo creando è per noi un motivo di grande soddisfazione.
Esiste la possibilità di appoggiare i discendenti di italiani che vogliono visitare l’Italia, ma non hanno i mezzi economici per farlo?
La Regione Basilicata ha un programma che fa capo al presidente del Consiglio regionale, che è il soggetto che presiede tutte le associazioni dei lucani nel mondo. Loro destinano dei soldi anno per anno alle attività svolte da queste associazioni e a volte, non sempre, riescono a ritagliare delle misure di finanziamento per ridurre i costi del viaggio. Questa è una cosa che si aggiunge alle nostre attività di promozione e cercheremo di spingere perché ognuno faccia la sua parte e sia attento alle esigenze dei viaggiatori.
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