Gli accordi della Cop28 e le dichiarazioni di Italia e Messico

Gli accordi della Cop28 e le dichiarazioni di Italia e Messico / Foto: ANSA

Ore 08.46 – La Conferenza delle Nazioni unite sul clima di Dubai (Cop28) si è chiusa mercoledì 13 dicembre con un accordo approvato nella seduta plenaria e l’obiettivo di mantenere l’impegno di limitare l’incremento della temperatura globale entro 1,5 °C.

Tra i contenuti dell’accordo finale si evidenziano:

L’assunzione di un “bilancio globale” (Global stocktake) per accelerare l’azione sul clima prima della fine del decennio; il superamento dei combustibili fossili per raggiungere la neutralità climatica al 2050; un nuovo impegno nei contributi determinati a livello nazionale (Ndc); triplicare le energie rinnovabili e raddoppiare l’efficienza energetica entro il 2030; accelerare gli sforzi per eliminare gradualmente la produzione di energia da carbone senza compensazioni; eliminare gradualmente i sussidi inefficienti alle fonti fossili ed accelerare le tecnologie a zero-basse emissioni, tra cui il nucleare, assieme alla cattura e allo stoccaggio del carbonio.

A seguito della conclusione del vertice, l’Italia e il Messico hanno rilasciato dichiarazioni sull’evento che riassumiamo di seguito:

Italia

«L’intesa raggiunta a Dubai» —ha afferamto il ministro italiano dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto— «tiene conto di tutti gli aspetti più rilevanti dell’accordo di Parigi e delle istanze, profondamente diverse tra loro, dei vari Stati, che tuttavia riconoscono un terreno e un obiettivo comune, con la guida della scienza. Per questo, riteniamo il compromesso raggiunto come bilanciato e accettabile per questa fase storica, caratterizzata da forti tensioni internazionali che pesano sul processo di transizione. L’Italia, nella cornice dell’impegno europeo, è stata impegnata e determinata fino all’ultimo per il miglior risultato possibile».

«Sulle fonti fossili» —ha spiegato il ministro— «abbiamo cercato un punto di caduta più ambizioso, ma nell’intesa c’è un chiaro messaggio di accelerazione verso il loro progressivo abbandono, riconoscendone il ruolo transitorio: abbiamo per la prima volta un linguaggio comune sulla fuoruscita dai combustibili fossili, per le emissioni zero nette al 2050».

«L’accordo» —ha aggiunto— «sancisce la necessità di profonde e rapide riduzioni delle emissioni di gas serra, in un quadro di contestuale forte affermazione delle rinnovabili. Tra i tanti risultati apprezzabili vi è il riconoscimento di un ruolo chiave per il nucleare e l’idrogeno. Di particolare importanza è anche l’evidenza che si è data alla necessità di ridurre le emissioni nei trasporti, con veicoli a zero e basse emissioni, nei quali rientrano anche i biocarburanti, grazie alla riconosciuta mediazione italiana nel coordinamento europeo».

«Voglio anche ricordare» —ha continuato Pichetto— «la preziosa eredità di questa Cop nell’aiuto ai Paesi in via di sviluppo e a quelli colpiti da catastrofi climatiche: l’Italia in Europa è stata tra i maggiori contributori del fondo Loss&Damage con cento milioni, mentre con una serie di intese bilaterali ha voluto rinsaldare lo sviluppo di progetti rivolti all’adattamento e all’efficienza energetica in aree come il Medioriente, l’Africa, l’America, oltre all’Ucraina».

Messico

«Date le caratteristiche del Messico e la sua elevata vulnerabilità agli effetti negativi del cambiamento climatico» —si legge in un comunicato della Secretaría de Relaciones Exteriores— «la delegazione messicana si è concentrata sull’obiettivo globale dell’adattamento, volto a potenziare le azioni e il sostegno a questo aspetto, riducendo la vulnerabilità e migliorando la resilienza, per raggiungere il benessere collettivo di tutte le persone, proteggere i loro mezzi di sussistenza e difendere e rigenerare la natura per le generazioni di oggi e di domani».

«È stato concordato» —continua il testo— «il primo programma di lavoro per una transizione giusta. Il Messico ha sottolineato l’importanza di creare posti di lavoro dignitosi e di qualità, includendo al tempo stesso la protezione sociale e riconoscendo i diritti dei lavoratori».

Il documento aggiunge che «La partecipazione del Messico si è concentrata sulla promozione di un’azione per il clima basata sulla giustizia sociale, sul rispetto dei diritti umani e sull’uguaglianza di genere ed ha elogiato le informazioni che la scienza fornisce alla comunità internazionale».

Foto: ANSA

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