A colloquio con la Console Generale del Messico a Milano

A colloquio con la Console Generale del Messico a Milano / Foto: Cristina Vargas - Consolato Generale del Messico a Milano

Ore 11.07 – Il 2023 sta per concludersi e in questo contesto Puntodincontro ha intervistato alcuni giorni fa l’Ambasciatrice María de los Ángeles Arriola Aguirre, Console Generale del Messico a Milano, per ricapitolare le principali attività svolte da questa importante rappresentanza e delineare i programmi per il 2024.

«Dal Consolato svolgiamo diverse attività di diffusione», ha esordito Arriola. «Tra quelle più continue» —ha spiegato— «risalta la promozione economica per far conoscere al mondo imprenditoriale italiano i vantaggi di investire in Messico. Organizziamo e partecipiamo a seminari, incontri ed eventi di alto livello rivolti a rappresentanti dei settori pubblico e privato con l’intervento, a volte, di importanti autorità messicane, tra cui alcuni governatori di Stati del Paese».

«Siamo molto attivi» —ha continuato l’ex-ambasciatrice del Messico in Ghana, Gambia, Liberia e Sierra Leone— «anche in ambito culturale. Nel 2022 abbiamo partecipato alla triennale di Milano e siamo stati riconosciuti come il secondo miglior padiglione internazionale, un risultato notevole, prendendo in considerazione il fatto che era la prima volta che il Messico si presentava a questa importante manifestazione».

«Abbiamo partecipato, inoltre, all’organizzazione della mostra Sinergia Oltreoceano, che ha promosso l’incontro della capacità di giovani designer messicani con alcuni produttori italiani appartenenti a Confartigianato Imprese Bergamo. In poco più di 10 giorni, l’esposizione è stata visitata da circa 6.500 persone».

«Un’altra iniziativa importante è stata la mostra Memoria e saperi, allestita nella sede della Regione Lombardia a Milano e composta da copie di frammenti di 6 codici messicani. Anche questa manifestazione ha avuto un grande successo ed è stata visitata, tra il 7 e il 30 giugno di quest’anno, da oltre 1.000 persone».

«Per il secondo anno consecutivo abbiamo organizzato e promosso la parata del día de muertos. Già nel 2022 avevamo avuto una risposta molto positiva dalla comunità messicana, con la partecipazione di circa 50 persone al corteo che aveva sfilato partendo da Piazza della Scala e passando per Piazza del Duomo fino a raggiungere Piazza Castello. Quest’anno i membri del corteo sono stati quasi il doppio, abbiamo trovato spettacoli organizzati da terzi per l’occasione lungo il percorso e un gruppo di volontari ha transennato il tragitto per facilitare la marcia. La Rai e Sky News hanno coperto l’evento con servizi di circa tre minuti l’uno ripetuti tre o quattro volte nell’arco di due giorni. Per completare il programma, abbiamo proiettato un film sul giorno dei morti, un’iniziativa che radunato più di 150 spettatori, tra bambini e genitori messicani, latinoamericani e coppie miste italo-messicane».

«Da quando io sono qui (aprile 2020, ndr) il Consolato ha partecipato tutti gli anni —Covid permettendo— al BookCity di Milano. Quest’anno abbiamo presentato il libro Cacao, la pianta che attraversa il tempo, con la partecipazione dei professori Massimo De Giuseppe e Carolina Orsini. L’iniziativa ha avuto una forte risposta ed è stata affiancata da una mostra con degustazioni di tavolette di cioccolato prodotte in Italia e in Messico».

«Organizziamo, inoltre, laboratori per promuovere la gastronomia messicana e le nostre bevande nazionali: la tequila e il mezcal».

«La promozione della cultura del Messico ci collega in modo naturale ad un altro ambito: il turismo. Il 2023 è stato un anno particolarmente attivo in questo campo perché, dopo la caduta dei flussi provocata dal Covid, già l’anno scorso 122mila viaggiatori provenienti dall’Italia si sono recati in terra azteca e, secondo i dati dell’OIT siamo stati il 6º Paese più visitato al mondo, consolidando così una classifica che da più di 10 anni ci vede tra i primi 10 ricettori del pianeta. Quest’anno, però, è stato senza dubbio molto speciale, perché Aeroméxico ha aperto per la prima volta un volo diretto che collega le capitali delle nostre nazioni con frequenza giornaliera in alta stagione e quattro voli alla settimana il resto dell’anno».

«Manca ancora un collegamento tra Città del Messico e Milano. Dalla Malpensa parte una volta alla settimana un volo per Cancún di Neos, compagnia che dopo la pandemia ha abbassato di molto le frequenze su questa rotta. Il volo attuale non è più diretto, ma fa scalo a Cuba. Stiamo comunque lavorando con questa aerolinea —che si concentra più sul turismo che sui viaggi d’affari— perché la loro intenzione è quella di portare visitatori verso altre destinazioni, oltre la Riviera Maya. Anche il volo Aeroméxico Città del Messico-Roma trasporta principalmente turisti, attratti dalla capitale italiana e dal Vaticano, mentre sulla rotta opposta viaggiano più persone legate ad attività commerciali. Noi, però, sosteniamo che ci dovrebbe essere anche un volo diretto Milano-Città del Messico per il business. Questo è un punto che resta in sospeso e mi auguro che più avanti Aeroméxico decida di aggiungere un collegamento diretto verso Milano alle sue rotte».

«Quest’anno abbiamo ricevuto due volte agenzie di viaggio messicane, abbiamo ripreso la nostra partecipazione alla fiera di Rimini ed abbiamo avuto la visita del ministro del Turismo messicano, Miguel Torruco Marqués, che ha sostenuto riunioni con diversi operatori turistici del Bel Paese. Stiamo lavorando per promuovere la partecipazione di influencer italiani in una campagna per visitare il Messico e far conoscere le sue realtà aldilà delle destinazioni tradizionali già note, cioè Cancún e la Riviera Maya. C’è molto di più da vedere e conoscere in un territorio grande sette volte l’Italia e che nel continente americano, secondo l’UNESCO, concentra la maggior ricchezza culturale».

«Per quanto riguarda la promozione del Messico come destinazione degli investimenti italiani, invece, ho cercato per tutti i mezzi possibili di incoraggiare le camere e il settore imprenditoriale in questo senso. Mi dicono di sí, si dicono entusiasti, ma poi vengo a sapere che hanno deciso di scegliere altri Paesi. La tendenza attuale mondiale a rivedere la localizzazione delle catene produttive fa del Messico la scelta numero uno come territorio, per cui non dovrebbero esserci dubbi quando il mercato obiettivo è il continente americano e, in alcuni casi, l’estremo oriente. Abbiamo 14 accordi di libero scambio in vigore, tra cui uno con l’America Settentrionale e uno con l’Unione europea, che coprono 50 Paesi del mondo, ma non solo: il Messico è il primo partner commerciale mondiale degli Usa. Inoltre, nel suo territorio si concentra circa il 55% di tutto il commercio estero dell’America Latina e i costi di produzione sono molto competitivi. Gli imprenditori italiani pensano che, a causa del legame storico che esiste con altre nazioni, sia più conveniente e quasi naturale investire là, una distorsione che li porta a sottostimare l’importanza del fenomeno del nearshoring. Per quanto riguarda l’aspetto della sicurezza interna —un problema che non è presente solo in Messico— basta parlare con i rappresentanti delle società italiane che hanno già investito in terra azteca per capire che non si tratta di un fattore determinante. Un altro dato importantissimo da prendere in considerazione è che da quanto è stato firmato l’accordo USMCA tra le tre nazioni nordamericane, nessuna azienda internazionale che ha investito in Messico è fallita».

«Se da un lato esiste mancanza di visione da parte dei responsabili delle decisioni di investimento a livello internazionale, devo ammettere, però, che noi messicani dobbiamo essere più sicuri di noi stessi ed incisivi nelle attività di promozione del Paese, un aspetto su cui si sta già lavorando».

«I nostri programmi per il 2024 iniziano dalla promozione del voto tra i messicani del Nord Italia alle elezioni del 2 giugno 2024 per i poteri esecutivi e legislativi della Federazione, nonché vari incarichi in 30 Stati del Messico. Stiamo inviando tramite le reti sociali avvisi alle persone interessate a venire al Consolato per ottenere la tessera elettorale fino ai primi giorni di febbraio per poter partecipare, prendendo in considerazione che è necessario anche registrarsi nel sito dell’Instituto Nacional Electoral per essere inseriti nell’anagrafe degli elettori all’estero».

«Svolgeremo, inoltre, le nostre funzioni ordinarie di generazione di documenti per i cittadini messicani e stranieri e di protezione e assistenza ai messicani residenti o visitanti nell’Italia settentrionale».

«A livello di promozione economica, uno degli obiettivi principali dell’anno prossimo è organizzare la visita di un gruppo di imprenditori lombardi in Messico con l’obiettivo di presentargli le grandi opportunità offerte dal Paese».

Nella foto, la Console generale del Messico a Milano, María de los Ángeles Arriola Aguirre, con il direttore di Puntodincontro, Massimo Barzizza (Foto di Cristina Vargas).

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