Ore 14.25 – L’impresa siderurgica Ternium prevede che il suo investimento di capitale nello stabilimento di Pesquería, nello Stato messicano di Nuevo León, sarà di circa 1,8 miliardi di dollari nel 2024, per raggiungere 2,5 miliardi di dollari l’anno successivo, ha dichiarato oggi il suo direttore generale, Máximo Vedoya.
La società, controllata dal gruppo Techint (precedentemente denominato “Compagnia Tecnica Internazionale”) —multinazionale italo-argentina fondato da Agostino Rocca con sedi a Milano e Buenos Aires— ha annunciato ieri un utile di 414 milioni di dollari, oltre 10 volte superiore a quelli dello stesso periodo nel 2022, supportato dai volumi della brasiliana Usiminas.
«L’investimento di capitale in Usiminas sarà di circa 800 milioni di dollari nel 2024 con un picco di 1,5 miliardi di dollari nel 2025», ha detto Vedoya durante una telefonata con gli analisti, sottolineando l’aumento di questi importi rispetto ai 400 milioni di dollari investiti nel 2023 nella società. Dopo l’aumento della partecipazione di Ternium e Tenaris nel 2023, il gruppo Techint ha ottenuto il controllo del 61,3% delle azioni dell’azienda brasiliana.
Gli analisti della società JP Morgan, in una nota sui risultati di Ternium, hanno sottolineato che «il quarto trimestre è solitamente più debole a livello stagionale, ma il Messico si è comportato piuttosto bene in questo periodo».
Per il mercato messicano, Ternium prevede che le spedizioni nel primo trimestre del 2024 manterranno il livello elevato registrato negli ultimi tre mesi del 2023, anche se la recente tendenza al ribasso dei prezzi dell’acciaio nella regione rimane preoccupante, ha aggiunto il dirigente.
«Il 2024 ci terrà impegnati mentre continuiamo ad attuare il nostro piano strategico, che rappresenta la più grande iniziativa di crescita nella storia di Ternium», ha continuato. «Lo sviluppo del progetto downstream a Pesquería ci permetterà di iniziare a inviare prodotti con maggior valore aggiunto ai nostri clienti già nel corso di quest’anno. Abbiamo una forte posizione competitiva in Messico, un mercato che sta beneficiando in modo significativo dalla delocalizzazione delle capacità produttive», ha concluso Vedoya.
Foto: ternium.com