In Messico la mostra “La Grande Visione Italiana. Collezione Farnesina”

In Messico la mostra “La Grande Visione Italiana. Collezione Farnesina” / Immagine: ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale

Ore 06.41 – Giovedì 29 febbraio verrà inaugurata al Museo d’Arte Moderna di Città del Messico la mostra La Grande Visione Italiana. Collezione Farnesina, curata da Achille Bonito Oliva, critico d’arte considerato il fondatore del movimento artistico della Transavanguardia.

La manifestazione darà ufficialmente inizio alle celebrazioni in terra azteca dei 150 anni delle relazioni diplomatiche tra l’Italia e il Messico e alla cerimonia di apertura saranno presenti la ministra della Cultura del Messico, Alejandra Frausto Guerrero, la presidente della Camera dei deputati, Marcela Guerra Castillo, il sottosegretario di Stato al ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale (MAECI), Giorgio Silli, e l’ambasciatore d’Italia in Messico, Alessandro Modiano.

L’esposizione —organizzata dall’Ambasciata d’Italia e l’Istituto Italiano di Cultura in collaborazione con il ministero messicano della Cultura e l’Instituto Nacional de Bellas Artes y Literatura— è un viaggio nella storia dell’arte, dal XX secolo ai giorni nostri, attraverso una selezione di 71 opere provenienti dalla straordinaria collezione d’arte del MAECI. Questa raccolta documenta la vitalità degli artisti di punta dei principali movimenti artistici del Bel Paese, insieme alle proposte plastiche e visive delle ultime generazioni.

La Collezione Farnesina è nata dall’intuizione dell’ambasciatore Umberto Vattani, unico diplomatico nella storia della Repubblica Italiana ad aver rivestito per due volte la carica di Segretario generale del ministero degli Affari esteri. La raccolta risponde all’esigenza di diffondere la cultura come grande strumento di proiezione mondiale e di soft power dell’Italia che, nel suo ruolo di super potenza culturale, viene percepita come una cassaforte della tradizione classica, sebbene sia in realtà un Paese dinamico. L’intuizione di Vattani fu sfruttare la sede del MAECI come una sorta di museo vivente dell’arte del XX e XXI secolo, con oltre 600 opere che illustrano la vitalità della scena artistica contemporanea.

I pezzi esposti comprendono opere di Carla Accardi, Afro, Getulio Alviani, Matteo Basilé, Vanessa Beecroft, Elena Bellantoni, Domenico Bianchi, Umberto Boccioni, Alighiero Boetti, Agostino Bonalumi, Danilo Bucchi, Alberto Burri, Loris Cecchini, Mario Ceroli, Sandro Chia, Sarah Ciracì, Francesco Clemente, Pietro Consagra, Enzo Cucchi, Sabrina D’Alessandro, Gino de Dominicis, Nicola De Maria, Fortunato Depero, Gianni Dessì, Irene Dionisio, Tano Festa, Giuseppe Gallo, Alberto Garutti, Mimmo Jodice, Jannis Kounellis, Felice Levini, Sergio Lombardo, Piero Manzoni, Marino Marini, Arturo Martini, Fabio Mauri, Mario Merz, Marisa Merz, Mirko, Maurizio Mochetti, Liliana Moro, Nunzio, Luigi Ontani, Mimmo Paladino, Giulio Paolini, Pino Pascali, Luca Maria Patella, Achille Perilli, Benedetto Pietromarchi, Alfredo Pirri, Vettor Pisani, Michelangelo Pistoletto, Piero Pizzi Cannella, Fabrizio Plessi, Arnaldo Pomodoro, Daniele Puppi, Mimmo Rotella, Pietro Ruffo, Alberto Savinio, Mario Schifano, Marco Tirelli, Grazia Toderi e Grazia Varisco.

La mostra sarà allestita nella Sala A del Museo —situato all’angolo tra Paseo de la Reforma e Gandhi nella capitale del Paese— e potrà essere visitata dal martedì alla domenica, dalle 10:15 alle 17:45, fino a giugno 2024.

Immagine: ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale

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