Ore 09.41 – La presidente eletta del Messico, Claudia Sheinbaum, ha dichiarato che il Paese è attraente per gli investitori statunitensi ed europei che cercano siti produttivi convenienti. I primi, perché preferiscono integrare le proprie filiere senza uscire dalla regione nordamericana, mentre l’interesse degli imprenditori del Vecchio Continente è la vicinanza al mercato più importante del Nord America. Gli accordi commerciali in vigore, ha spiegato, saranno utili per la delocalizzazione delle imprese (nearshoring).

Il Consiglio consultivo imprenditoriale annunciato pochi giorni fa —ha aggiunto— sarà l’incaricato di elaborare la strategia nazionale di sviluppo regionale. Si cercherà di evitare che le attività di promozione produttiva e commerciale siano localizzate in luoghi privi di acqua e lontani dai centri educativi dove si formano le professionalità richieste dalle aziende.

Nell’ambito di questo schema, si cercherà, inoltre, di garantire che i posti di lavoro generati siano retribuiti con salari equi, evitando che le imprese straniere si stabiliscano sul territorio nazionale con l’obiettivo di approfittare della manodopera a basso costo dei lavoratori messicani.

La crescita economica determinata dai nuovi investimenti rafforzerà il benessere della popolazione e l’esercizio dei loro diritti con l’accesso all’alloggio, all’istruzione, al lavoro con buoni salari e ai servizi sanitari, ha puntualizzato Sheinbaum.

L’ex sindaca di Città del Messico ha sottolineato che il prossimo governo saprà sfruttare le circostanze favorevoli, perché durante quello attuale sono state gettate le basi di un nuovo modello economico e di pubblica amministrazione.

Foto: Luis Castillo – La Jornada