
Ore 11:33 – «Si è conclusa una battaglia che ho portato avanti da quasi tre anni». Così, Christian Di Sanzo, deputato del Partito democratico eletto in Nord e Centro America, ha commentato con soddisfazione l’approvazione di due emendamenti, di cui uno a sua prima firma e l’altro a prima firma del collega di partito, Toni Ricciardi, riguardo il rilascio della Carta d’Identità Elettronica (CIE) per gli iscritti all’Aire presso i comuni in Italia.
«Oggi» —ha spiegato Di Sanzo— «gli iscritti Aire presso le anagrafi in Italia possono ricevere solo la versione cartacea della carta d’identità, ma è impedito loro di richiedere la CIE, se non presso i consolati che hanno generalmente lunghe liste di attesa. Sono stato il primo a sollevare il tema in Parlamento con una interrogazione a Marzo 2023, pochi mesi dopo essere stato eletto, si trattava infatti di risolvere alcuni ostacoli tecnici che non avevano senso di esistere. Ho fatto seguito a questo con un’altra interrogazione alcuni mesi dopo, ma il governo era stato sordo alle nostre richieste fino ad oggi. Nel Dl Servizi consolari, in discussione in questi giorni alla Camera abbiamo quindi, insieme al collega Ricciardi, colto l’opportunità di inserire il tema del rilascio della CIE presso i comuni in Italia con due emendamenti del Partito Democratico sul tema che sono stati approvati all’unanimità, dopo un costante dialogo con il governo».
«Finalmente anche agli iscritti all’Aire potranno chiedere la Carta d’identità elettronica quando si trovano in Italia presso i comuni, liberando i consolati da ulteriori richieste, e permettendo ai cittadini italiani residenti all’estero di ottenere un documento di identità quando si trovano in Italia, con l’ulteriore vantaggio di accedere anche a tutti i servizi digitali della pubblica amministrazione accessibili tramite la CIE, come la richiesta di certificati anagrafici».
«Si tratta» —ha concluso il parlamentare del Pd— «di una grande conquista che va a semplificare la vita degli italiani all’estero e a ridurre le liste d’attesa presso i Consolati».
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